Internet governance forum, Nicola D'Angelo (Consigliere Agcom): pericoloso e preoccupante associare internet alla tv

Il Consigliere della AGCOM, Nicola D'Angelo, presente all'incontro di Agorà Digitale (Radicali Italiani), avvenuto oggi a Roma presso la sede dei Radicali Italiani, via di Torre Argentina 76, "Il Digitale è politico - Diritti civili di nuova generazione" (all'interno di Internet Governance Forum), sottolinea come "l'approccio alla rete da parte di politica e istituzioni sia profondamente sbagliato", in relazione al regolamento in discussione presso l'Autorità, sul quale il Consigliere ha espresso voto contrario e per protesta si è dimesso da relatore.
"Tale situazione", continua D'Angelo, "nasce dalla concentrazione della proprietà dei media e dall'applicazione di leggi, come quella sul diritto d'autore che risale al 1940". "L'Italia, rispetto agli altri Paesi europei, ha applicato una visione pantelevisiva, ma la rete è un'altra cosa". "L'Autorità Garante per le Comunicazioni viene così forzata ad assumersi una responsabilità politica che non le appartiene, in quanto organo amministrativo".
"Chi stabilisce se c'è una responsabilità editoriale? Chi stabilisce se c'è effettivamente una concorrenza alla tv?" incalza in conclusione il Consigliere rimarcando come la situazione dell'informazione in generale e quella in rete in particolare riveli aspetti "preoccupanti sui quali qualcuno dovrebbe accendere un faro", "argomento che allarma per il modo di pensare che sottende a questa vicenda che attraversa tutta la cultura". "L'azione in sé, anche di contrasto, non va confusa con il tema politico centrale, più profondo, ma ancora non affrontato adeguatamente".
Marco Cappato, presidente di Agorà Digitale e segretario dell'Associazione Luca Coscioni, chiede regole chiare, trasparenti e civili. "Noi siamo per le regole, per sostenere la creazione di nuovi spazi d'informazione per garantire un migliore confronto, anche molto critico, pur sempre nel rispetto della libertà di espressione".
Nel denunciare il tentativo delle istituzioni di negare la diffusione dello spot in tv sulla richiesta di regole per la legalizzazione dell'eutanasia, spot comunque visto da oltre 70.000 persone su Youtube, porta avanti la protesta contro l'ipotesi di regolamento dell'AGCOM presentando la web tv di Agorà Digitale, in disobbedienza al regolamento AGCOM, sul sito www.hackthegov.it.
"Le regole vanno sia rispettate sia modificate per adeguarle ad una realtà che cambia. Sì al diritto d'autore, sì alle licenze, ma certamente no a regole che chiudono spazi di libertà e limitano una risorsa utile per tutti".
Su Wikileaks, il cui co-fondatore John Yong ieri, probabilmente a causa dei noti fatti legati alle rivelazioni su Wikileaks, ha dovuto declinare la sua partecipazione per 'inaspettati obblighi personali' ("It is with great regret that Deborah and I will not be able to participate in your conference due to unexpected personal obligations"), Cappato sottolinea il ruolo della "pirateria dell'informazione per ridurre il segreto", soprattutto nelle attività di responsabilità pubblica: istituzionale, politica, amministrativa, giudiziaria, diplomatica.
Cappato conclude richiamando l'invito del consigliere AGCOM Nicola D'Angelo: "C'è un reale, concreto bisogno di buone regole sulla rete, di una tv più simile ad una vera agorà, piuttosto che a un sistema di esercizio di potere e di privilegi".
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