Gobetti- Bologna/ Un altro dimenticato muore nelle carceri

Questa mattina è stata data la notizia del decesso di un giovane ragazzo tossicodipendente nel carcere di Bologna della Dozza morto per arresto cardiaco.
Il sovraffollamento del carcere rende difficili le condizioni di vita dei detenuti e del personale carcerario e impedisce di poter mettere in atto le terapie necessarie per aiutare i tossicodipendenti.
Di fronte ad una capienza teorica di 481 detenuti, oggi la Dozza ne ospita circa 1150 di cui almeno 300 con problemi di tossicodipendenza.
Chi pensa a queste persone che passano molti mesi in attesa di giudizio, e quindi fino a prova contraria innocenti, in queste condizioni di vita?
Quale possibilità di pieno recupero si offre a coloro che scontano la loro pena in questo luogo?
Si dice che questo ragazzo è morto per cause naturali ma personalmente in questo carcere ci vedo poco di naturale.
Questo nuovo lutto ci spinge solo a continuare nella battaglia di rientro nella legalità del sistema carcerario italiano con maggiore forza e più iniziativa.



Zeno Gobetti

Comitato nazionale Radicali italiani

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