Gas russo, Radicali: s’avvicina l’inverno, arriva il freddo, e puntualmente Putin ricatta l’occidente.

Dichiarazione di Bruno Mellano (presidente di Radicali Italiani) e di Igor Boni (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta):

E’ ormai un classico: ogni anno, ai primi freddi, arrivano dalla Russia le immancabili minacce di tagliare il gas a tutta Europa, partendo dall’Ucraina. Non sono parole al vento, inoffensive: lo scorso inverno, il razionamento del gas russo, deciso da Putin come arma politica, ha significato la morte per assideramento di centinaia di persone nell’Est europeo e gravi sofferenze per centinaia di migliaia di altre persone, cittadini europei o meno.
Quest’anno, il ricatto russo vale doppio: vale, innanzitutto, nei confronti di un’Unione Europea, in cui i russi hanno piazzato potenti cavalli di Troia; non solo l’Italia di Silvio Berlusconi ma anche la Germania e la Francia sembrano sempre più attirate dalle sirene del Cremlino. A questo proposito apprendiamo che questa sera, dagli schermi di “Ballarò”, il vicepresidente di Gazprom, Alexander Medvedev, perorerà la causa del futuro gasdotto “South Stream”, creato con l’intento dichiarato di bypassare l’Ucraina, alla cui costruzione è impegnata anche l’ENI e che vede pure l’interessamento dell’EDF francese. Un progetto che, di fatto, depotenzia il gasdotto “Nabucco”, pensato invece per ridurre gli effetti del ricatto del regime di Mosca, che peraltro peserà anche sulle elezioni di gennaio in Ucraina, dove pare che Putin abbia trovato un altro cavallo di Troia, Yulia Tymoshenko.

Tutto questo accade mentre domenica la Russia ha testato con successo un missile balistico intercontinentale nel Mare di Barents e mentre lo scorso 14 ottobre, in una lunga intervista al quotidiano Izvestija, Nikolaj Patrushev, segretario del Consiglio di Sicurezza russo (nonché ex direttore dei servizi segreti Fsb, uno dei cosiddetti “siloviki”, i fedelissimi di Putin) ha esposto la nuova dottrina russa per quel che riguarda l´utilizzo delle armi atomiche, sostenendo che la Russia potrà usarle per prima, e non più solo in risposta agli attacchi altrui.”

 

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