· Dichiarazione di Marco Cappato, del Comitato nazionale di Radicali italiani e Segretario dell’Associazione Luca Coscioni
12 gennaio 2010
Con l’assoluzione di Beppino Englaro, e di tutte le persone che l’hanno aiutato a interrompere diciotto anni di violazione delle volontà di Eluana, la giustizia italiana ha confermato quanto già stabilito con la lotta nonviolenta di Piero Welby: nessuno ha il diritto di imporre trattamenti sanitari sul corpo altrui.
Per noi Radicali non è altro che la conferma della validità di un principio sancito dalla nostra Costituzione.
Ora coloro che insultarono Beppino Englaro, così come chi ci chiamò assassini dopo la morte di Welby, dovranno rispondere dei loro insulti. Non solo. Anche il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, che utilizzò il suo potere assoluto e illiberale sulla Sanità lombarda per costringere Beppino Englaro ad uscire dalla Lombardia per veder rispettata la legge, dovrebbe essere chiamato a pagare i danni per l’evidente abuso di potere che allora esercitò.
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