Eluana, Farina Coscioni: continua la cinica (e volgare) strumentalizzazione da parte di esponenti del centrodestra di una vicenda dolorosa che dovrebbe essere al contrario accolta con rispetto, carità, misericordia e silenzio

Si vergogni, il ministro Sacconi, si vergogni, la sottosegretaria Roccella...

 
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni:
 
Dopo l’atroce sceneggiata delle bottiglie d’acqua sul sagrato del Duomo di Milano, ora gli “incontri” alle suore della struttura dove per ben diciassette anni, è stata ricoverata Eluana Englaro. Davvero le vie della cinica strumentalizzazione di vicende dolorose sono infinite. In queste ore gli esponenti del centro-destra ci sommergono con un diluvio di dichiarazioni volgari e che si commentano da sole. Pur di strappare una citazione sui giornali, un’inquadratura televisiva sono – letteralmente – disposti a tutto, ed effettualmente tutto fanno. Così accade anche che la prevista seduta della commissione Affari Sociali impegnata a discutere il testo di legge sul testamento biologico, sia rinviata per l’“impedimento” della sottosegretaria, impegnata a Lecco. Si vergogni. Si vergognino tutti coloro che in questo modo infame ingannano l’opinione pubblica e vogliono imporre agli italiani una legge che confligge con la Costituzione e non tiene in alcun conto la volontà del paziente; e massima solidarietà, in queste ore che senza dubbio rinnoveranno un dolore che non può trovare consolazione, al papà e alla mamma di Eluana; per tutto questo tempo dipinti ed additati come assassini. Per Eluana e per i suoi genitori, questi sedicenti difensori della vita non hanno avuto alcuna carità e alcuna misericordia; così come non l’hanno avuta per Eluana, per Luca Coscioni, per Piergiorgio Welby, per Giovanni Nuvoli e le migliaia di altre persone che vogliono condannare a una sofferenza senza scopo, a un’atroce esistenza anche quando viene manifestamente rifiutata, negando loro il diritto inalienabile a una vita (e a una morte) dignitosa. Un recente studio di Observa, l’Osservatorio di Scienza e Società, documenta che in caso di grave malattia senza speranza di guarigione e perdita di coscienza del soggetto il 51 per cento degli interpellati ritiene che spetti a ciascun individuo dare indicazioni preventive sulle proprie cure, e ritiene che spetti alla volontà dell’individuo decidere anche se ricevere o no alimentazione e idratazione artificiale. Dati confermati da tutti i sondaggi e da tutte le ricerche, unanimi, che certificano come questi sedicenti difensori della vita in realtà operino e lavorino contro il comune sentire della pubblica opinione. 

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