Dylan Dog, polemiche. Farina Coscioni: grazie a Roberto Recchioni per la storia che ha scritto (e grazie alla Bonelli editore che l’ha pubblicata). Perché la sottosegretaria Roccella parla (e giudica) di cose che non conosce?

 

  •  Maria Antonietta Farina Coscioni ha rilasciato la seguente dichiarazione:
A differenza della sottosegretaria alla Salute Eugenia Roccella, ho letto- “Mater morbi”, la storia scritta da Roberto Recchioni, e pubblicata nel- fascicolo di gennaio di Dylan Dog. La nota editoriale ci avverte che è una- specie di “diario autobiografico”: quello che Recchioni, nella sua vita di- “diversamente sano” ha dovuto affrontare, ma anche “la storia che in tutta la sua carriera gli è costata più sofferenza”. Una storia che con grande- delicatezza, senza pregiudizio o paraocchi ideologici affronta questioni- cruciali con cui ognuno di noi è chiamato a fare i conti; una storia laica- di tolleranza e rispetto, altro che ambiguità, mito del corpo sano e della- perfezione, e rifiuto della malattia e della sofferenza, come ipotizza la- sottosegretaria Roccella, che parla del lavoro di Recchioni ammettendo di- non conoscerlo. Non è la prima volta, e non solo nella collana di Dylan- Dog, che si affrontano tematiche sociali “pesanti”, sia pure con la- caratteristica “leggerezza” del fumetto e dell’ “avventura”. E’ cosa- meritoria, che va riconosciuta. La casa editrice ringrazia Recchioni per- aver trovato la forza e il coraggio di scrivere la “sua” storia. Mi unisco a- questo “grazie”, e lo estendo alla Bonelli editore che l’ha pubblicata.- Ancora una volta la “letteratura” cosiddetta “popolare” (il fumetto fa parte- a giusto titolo di questo filone), dimostra di essere in sintonia con il- comune sentire della pubblica opinione, e di saperne interpretare umori e- sentimenti. Con buona pace della sottosegretaria Roccella, sempre in prima- fila quando si tratta di ergersi a difesa e a favore di opzioni retrograde,- clericali e codine.
 

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