In occasione del secondo anniversario dell’insediamento della propria giunta il sindaco Alemanno, anziché tappezzare la città di manifesti autocelebrativi dovrebbe con urgenza spiegare ai cittadini romani e ai loro rappresentanti quale sia la reale situazione del bilancio e del debito della capitale.
E’ grave e allarmante che mentre l’incertezza del bilancio si ripercuote pesantemente sulla possibilità di programmazione dell’erogazione di servizi da parte dei municipi e dello stesso comune, il sindaco sfugga alla responsabilità di chiarire quale sia il risultato di due anni di gestione commissariale che il governo Berlusconi gli aveva affidato nel 2008. Quali sono i risultati del piano di rientro presentato dal sindaco-commissario e approvato dal governo nel dicembre 2008? Come è possibile che dopo due anni sia necessario nominare un nuovo commissario straordinario per quantificare il debito?
Su questa vicenda gestita dal comune e dal governo nell’assoluta mancanza di trasparenza è in atto un’iniziativa parlamentare attraverso un’interpellanza al presidente del consiglio a prima firma Emma Bonino e sottoscritta tra gli altri dai senatori D’Ubaldo, Zanda, Milana, Cosentino, Vita.
Nei prossimi giorni sarà indetta una mobilitazione congiunta del Pd e dei Radicali romani in vista di un’assemblea cittadina sul tema che vedrà la partecipazione di parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e presidenti dei municipi.
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