- Dichiarazione di Irene Testa, Segretario dell'Associazione Radicale Il Detenuto Ignoto:
Il sottosegretario Carlo Giovanardi, con le sue osservazioni di oggi e della settimana scorsa sulla morte di Stefano Cucchi, rivela sempre più, se mai ce ne fosse bisogno, di essere cardine funzionale al sistema, sicuramente ipocrita e "bene", criminale e criminogeno del proibizionismo di Stato, che ingrassa floridamente vecchie e nuove borghesie mafiose, creando mostri tra i più deboli della società, devastandone le esistenze, rinchiudendoli in galere sempre più infernali, fin quanto, anche, determinandone la morte.
Di lui, che pare mosso invero anche dal presenzialismo vanesio e dal sensazionalismo di posizioni solo in apparenza scomode, non si ricordano certo dichiarazioni, né, tanto meno, strali sugli scandali legati alla frequentazione dei potenti (che in galera o non ci finiscono, o quando ci finiscono vengono trattati di certo con altro riguardo) agli ambienti più alti della borsa nera dello stupefacente.
Ora, piuttosto che cogliere l'ultima onda di un perbenismo ad alta rendita mediatica, in una insulsa e vana ricerca nelle onorevoli parrucche dei Parlamentari che stanno al gioco, vada invece a spiegare agli ascoltatori quanto ha prodotto e produce il suo impegno di tutta una carriera politica "contro la droga": solo tanta della più deleteria, trita e fuorviante demagogia in materia, molto peggio che niente in termini di riduzione del fenomeno e contrasto alle cupole della criminalità che ne approfittano.
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