Crocefisso, Corte Europea. Viale e Boni: la guerra di religione di La Russa è un pericolo per i militari italiani.

Viale e Boni: Torino dia un esempio diverso e tolga il crocefisso dalla Sala Rossa
Silvio Viale e Igor Boni, presidente e segretario dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, criticano duramente le irresponsabili dichiarazioni del Ministro della Difesa La Russa che rischiano di mettere in pericolo i militari italiani.
Silvio Viale e Igor Boni hanno dichiarato:
"Le dichiarazioni di La Russa sono indecenti in quanto tali, ma divengono assolutamente inaccettabili, se si pensa che questo signore è il Ministro della Difesa; quello che gestisce, ad esempio, la nostra delicatissima missione in Afghanistan. I toni da guerra di religione di La Russa che sovrappongono "identità nazionale" e "identità cristiana", richiamano quelle speculari contro i “crociati” dei Talebani. La deriva populista pare inarrestabile e di fronte al “La Russa furioso” persino un esterrefatto Sposini deve inchinarsi e dichiarare “sono d’accordo con lei, la penso come lei”, passando dal ruolo di conduttore a quello si semplice spalla. Se quelle dichiarazioni finiranno in internet e saranno viste dai Talebani è come se il Ministro della Difesa avesse messo un crocifisso sull’elmetto di ogni soldato italiano in Afghanistan.”
Silvio Viale e Igor Boni hanno poi proseguito:
“Il crocifisso non è il tricolore, ma nella polemica politica è sempre più trattato come un feticcio che non ha nulla più a che vedere con ciò che significa per cattolici e per i non cattolici.. Da laici, non solo riteniamo che, come è ovvio e banale, nessun simbolo religioso debba stare appeso a un muro di qualsiasi luogo pubblico, soprattutto se dovesse starci alla stregua dei poster delle squadre di calcio, ma riteniamo che siano comunque inammissibile che un Ministro della repubblica dica "Possono morire, loro e quei finti organismi internazionali". Giova ricordarlo, La Russa si riferisce alla Corte Europea dei diritti dell´uomo, uno dei massimi organismi mondiali che ha saputo sollevare questioni cruciali di violazione del diritto internazionale in Europa e in Italia.
Silvio e Igor Boni hanno concluso:
La Russa dovrebbe avere l’umiltà di scusarsi con la Corte e, speriamo di no, con i soldati italiani che potrebbero diventare un bersaglio privilegiato dell’integralismo contro i “crociati”. Oggi ognuno può scegliere. Si può stare con La Russa o si può stare con chi pensa ad uno Stato che non sia confessionale: per questo rinnoviamo la richiesta ai Comuni - e al Comune di Torino in particolare - di levare i crocefissi dalle Sale Consiliari".

(Silvio Viale 339.3257406, Igor Boni 348.5335309)
 

© 2009 comunicato Associazione radicale Adelaide Aglietta. Tutti i diritti riservati

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