Con la scusa del traffico vietate manifestazioni sgradite, come la marcia del XX settembre
E a Gheddafi non è stato chiesto un euro
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
Non c’è dubbio che, a causa delle fallimentari politiche sulla mobilità, Roma abbia bisogno di regole per non morire di traffico.
Se però il vero obiettivo non fosse comprimere il diritto di manifestare, Alemanno dovrebbe regolamentare anche altri due tipi di cortei: quelli delle auto blu, che invadono e congestionano il centro storico, e quelli a sfondo religioso.
Non mi risulta che il Sindaco sia intervenuto per limitare le scorribande di Gheddafi e fargli pagare il costo delle vigilesse chiamate in straordinario. Ne che si lamenti degli enormi costi sostenuti dalla cittadinanza per le esigenze del Vaticano.
La verità è che, con la scusa del traffico e dei percorsi obbligati, in questi anni sono state vietate senza ragione numerose manifestazioni.
Grazie al famigerato Protocollo, infatti, la tradizionale
marcia del XX settembre è vietata, a meno di non volerla fare in luoghi che nulla hanno a che fare con la storia.
Prova ne è che si vietano i cortei anche quando si terrebbero “alla radicale”, cioè sui marciapiedi e in fila indiana
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