Cimice Bossi: Procura di Roma apra un fascicolo anche a carico di Bossi e Maroni per il delitto di omessa denuncia di reato da parte di un pubblico ufficiale (art. 361 c.p.)

Umberto Bossi

Il Italia, come noto, vige il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale. Principio nei fatti quotidianamente tradito dalle arbitrarie scelte della magistratura inquirente di perseguire certi reati anziché altri. Scelte arbitrarie perché irresponsabili, anche se oramai imposte dai numeri impazziti di una giustizia sempre più ingiusta ed inefficiente.

Lo ha ‘confessato’ ai giornalisti anche l’on. Ministro Umberto Bossi, che ha sostenuto di non aver denunciato alla magistratura il fatto di aver scoperto, circa due mesi fa, delle cimici sia presso i suoi uffici del Ministero che presso la propria abitazione Romana.
Il Ministro avrebbe detto di non aver presentato alcuna denuncia perché ‘inutile’, avendo però comunicato il fatto al Ministro dell’Interno on. Maroni.
Solo oggi, a seguito di queste dichiarazioni rese ai giornalisti, la Procura di Roma ha appreso di fatti di reato perseguibili d’ufficio ed ha aperto dei fascicoli d’indagine, proprio in ossequio al principio dell’obbligatorietà dell’azione penale.
In ossequio allo stesso principio, la Procura di Roma, deve aprire un fascicolo anche a carico dei Ministri Bossi e Maroni per il delitto di cui all’art. 361 c.p. che punisce il pubblico ufficiale che omette o ritarda di denunciare all’Autorità Giudiziaria o ad un’altra Autorità che a quella abbia l’obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue funzioni.
Vedremo se prevarrà ancora l’arbitrio o il diritto e la legalità Costituzionale.
Dichiarazione dell’Avv. Giuseppe Rossodivita, Segretario del Comitato Radicale per la Giustizia Piero Calamandrei

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