Carceri, Staderini: Cucchi e Bianzino vittime del proibizionismo

 

Da note di agenzia lette a RadioRadicale
 
C'e' un filo rosso che lega il caso di Aldo Bianzino a quello di Stefano Cucchi, entrambi morti in carcere a causa del proibizionismo. Lo ha detto questa mattina il segretario nazionale dei Radicali italiani, Mario Staderini, a Perugia per presentare il presidio organizzato venerdi' mattina davanti al tribunale della citta' umbra, cui prenderanno parte anche Emma Bonino e Ilaria Cucchi. La mobilitazione, fissata per le 8:30, e' stata indetta per chiedere che non venga archiviato il fascicolo per omicidio volontario nel caso del falegname 40enne che fu trovato senza vita il 14 ottobre 2007 nel carcere perugino di Capanne."Bianzino - ha ricordato Staderini - fu arrestato per la detenzione di alcune piante di marijuana cosi' come Cucchi e' finito in carcere per un reato legato alla droga. Entrambi i casi dimostrano come il proibizionismo sia il vero crimine di questo paese perche' affolla le carceri, crea vittime e lascia orfani come Rudra Bianzino che a 14 anni si e' trovato il padre morto senza sapere perche'". Sul caso Bianzino, Staderini vorrebbe che "questo caso locale diventasse nazionale per chiedere che si parli di proibizionismo, malagiustizia e sovraffollamento delle carceri" e ha ricordato come ci sia in Parlamento, in attesa di essere calendarizzata, una mozione dei Radicali che impegna il governo ad affrontare il tema carceri immediatamente.  
 
CASO BIANZINO: BONINO E ILARIA CUCCHI VENERDI' A PERUGIA =
Ci saranno Emma Bonino e Ilaria Cucchi venerdi' mattina al presidio davanti al tribunale di Perugia per chiedere che venga fatta piena luce sulla morte di Aldo Bianzino, il falegname trovato morto il 14 ottobre 2007 in una cella del carcere di Capanne. Venerdi' il gip Massimo Ricciarelli dovrebbe pronunciarsi sull'opposizione, presentata dai familiari di Bianzino, all'archiviazione del fascicolo per omicidio volontario, chiesta dal pm Giuseppe Petrazzini dopo che una perizia ha stabilito che la morte fu dovuta a un aneurisma celebrale. Versione contestata dalla famiglia. La mobilitazione, fissata per le 8:30, e' organizzata dai Radicali italiani e dal comitato 'Verita' e giustizia per Aldo' con la partecipazione degli amici di Beppe Grillo di Perugia. In quella giornata i Radicali hanno indetto uno sciopero della fame di 24 ore. Sempre venerdi', Emma Bonino chiedera' di essere ricevuta dalla governatrice dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti, per cercare di sbloccare la legge regionale per l'istituzione del garante per i detenuti e il sostegno delle istituzioni per Rudra Bianzino, figlio del falegname, nel frattempo rimasto orfano anche della madre.
 
MEREDITH: STADERINI, QUANTO HA SPESO RAI PER ATTENZIONE MORBOSA? = Quanto sono costati al servizio pubblico i casi Meredith, Cogne, Garlasco approfonditi in maniera morbosa sulla Rai anziche' discutere dei veri problemi della giustizia e delle carceri?. Lo ha chiesto il segretario nazionale dei Radicali italiani Mario Staderini, stamani a Perugia per presentare il presidio di venerdi' davanti al tribunale del capoluogo umbro sul caso della morte in carcere di Aldo Bianzino. "Il processo Meredith - ha spiegato - ha calamitato attenzione e spese enormi da parte della Rai, con servizi giornalistici quasi quotidiani per due anni e innumerevoli puntate di approfondimento a partire 'da Porta a Porta'. E' ora che iniziamo a chiederci quanto tutto cio' e' costato a noi cittadini". Riferendosi poi allo sviluppo di alcuni casi sotto la pressione dell'attenzione mediatica, Staderini ha affermato che "l'azione giudiziaria delle procure non puo' essere dettata da Porta a Porta".  
  TV: RADICALI: QUANTO COSTANO PROCESSI MEZ-COGNE-GARLASCO?
Quanto sono costati al sistema giudiziario italiano e a quello radiotelevisivo pubblico i processi Meredith, Garlasco e Cogne?': a chiederlo e' stato oggi il segretario dei Radicali Mario Staderini che a Perugia e' intervenuto alla presentazione di una mobilitazione sulla vicenda di Aldo Bianzino.L'esponente radicale ha parlato di 'approfondimenti morbosi' compiuti al posto di trasmissioni 'che dovrebbero affrontare invece problemi veri come quelli della malagiustizia'. 'Processi per reati piu' gravi per la convivenza civile come ad esempio le rapine - ha detto Staderini - non hanno fondi e milioni di famiglie sono vittime della malagiustizia solo perche' i media non se ne occupano'.'L'agenda giudiziaria delle procure - ha detto ancora Staderini - non puo' essere dettata dai salotti tv come quello di Porta a porta che gia' detta l'agenda politica italiana'.
 
 
 

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