Carceri, D’Elia, istituzione garante toscano dei detenuti modo migliore per lottare contro la pena di morte praticata di fatto nelle carceri

 

E’ il modo migliore e concreto per commemorare, il prossimo 30 novembre, il 223° anniversario della scelta coraggiosa e visionaria del Granduca Pietro Leopoldo di abolire tortura e pena di morte,” ha commentato la notizia dell’istituzione del Garante dei detenuti della Toscana il Segretario di Nessuno tocchi Caino Sergio D’Elia. Un mese fa, insieme ai militanti e parlamentari toscani del Partito Radicale, D’Elia aveva rivolto un appello al Presidente della Regione Claudio Martini perché la prossima Festa della Toscana contro la pena di morte fosse marcata anche con un fatto di estrema attualità, necessità e urgenza quale l’istituzione appunto del Garante dei Detenuti. “Anche perché – osserva D’Elia - nell’Italia di oggi vige un tipo di pena di morte che non è comminata di diritto dai tribunali ma è praticata di fatto nelle carceri, tanti sono i casi di morti ammazzati da malasanità e malagiustizia penitenziarie.

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