Carcere, Verdi e Radicali in visita ispettiva al carcere di Genova Pontedecimo. Morelli e Mellano: subito un progetto per le mamme ed i bimbi detenuti

Si è svolta ieri pomeriggio una visita ispettiva di Verdi e Radicali alla Casa Circondariale di Genova Pontedecimo. Cristina Morelli, consigliere regionale uscente e Presidente dei Verdi della Liguria, e Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani, hanno visitato l’Istituto di Pontedecimo come già il 26 marzo scorso avevano effettuato una visita ispettiva alla Casa circondariale di Genova Marassi.

 
·         Dichiarazione di Cristina Morelli, Presidente dei Verdi della Liguria, e di Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani:
 
“Siamo stati accolti a Pontedecimo dal Comandante degli Agenti di Polizia penitenziaria che ci ha accompagnati durante tutta la visita: abbiamo scelto di privilegiare la parte femminile del carcere, dopo aver a lungo parlato con la nuova direttrice dell’Istituto penitenziario, la dottoressa Maria Milano, insediata ufficialmente al carcere dal 2 febbraio. Ieri erano presenti 85 detenuti e 85 detenute: abbiamo anche trovato 3 bambini sotto i tre anni. L’organico degli agenti, che sulla carta dovrebbe essere di 166 persone, vede una forza effettiva di appena 95 agenti, di cui 60 maschi e 35 femmine. L’Istituto registra un ritorno ai livelli di affollamento pre-indulto, con celle nuovamente adibite ad accogliere fino a tre detenuti, anziché 1 come previsto al momento della costruzione: per indicazione ministeriale non si può più parlare di capienza regolamentare e capienza tollerabile, ma certo non sono le parole a cambiare la realtà dei fatti. Dopo la riduzione degli ospiti grazie all’indulto – riduzione che ha permesso lavori di manutenzione straordinaria – nel settembre nel 2008 erano 140, ieri 170. Oltre un terzo sono extra-comunitari. Un’ottantina di detenuti sono classificabili come tossicodipendenti: la responsabile dell’equipe sanitaria ci ha confermato l’utilizzo del metadone, essenzialmente a mantenimento. Al momento sono 12 i pazienti sottoposti a questa terapia. Una dozzina anche i sieropositivi.
 
Abbiamo visitato i tre piani del femminile, parlando a lungo con le detenute, visitando le celle: riteniamo positivo ed opportuno il progetto – in economia – di realizzare, come già effettuato al maschile, le docce interne a ciascuna cella, utilizzando spazi e possibilità che altri istituti non hanno ed adeguando finalmente la struttura alle prescrizioni regolamentari: si contato sulle dita di una sola mano gli istituti che sono “legali” anche da questo specifico ma determinante punto di vista.
 
Infine la presenza di mamme con bambini pone a tutti quesiti gravi e non eludibili: le esigenze di sicurezza e di espiazione della pena devono essere commisurate alla realtà e alle situazioni specifiche. Noi, anche dopo questa visita, continueremo la nostra battaglia per case protette e per interventi degli enti locali nel contribuire al miglioramento della situazione nella comunità penitenziaria, ma certo ognuno ha le proprie specifiche responsabilità e per questo auspichiamo che la nuova direzione dell’Istituto sappia trovare soluzioni innovative e più umane, compatibili con la legislazione vigente ma anche con i valori costituzionali.”
 
 
 
Morelli: 339.3681303
Mellano: 348.5335302

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