Più di cento detenuti oltre la capienza massima (215 contro 99), 98 tossicodipendenti, 50 con problemi psichiatrici, un cronico sotto dimensionamento del personale (74 agenti contro i 130 previsti in organico)e che riguarda anche il direttore che è ad interim e che ha in carico anche la struttura di Pistoia, palestra e biblioteca inagibili, poco spazio nelle celle (meno di tre metri quadri per detenuto, soglia stabilita dalla Corte europea per i diritti umani sotto la quale il trattamento è inumano). In più la piaga della carcerazione preventiva: il 50% dei detenuti al San Giorgio è in attesa di giudizio (106). Il carcere di Lucca è un vero e proprio inferno. Informeremo il ministro Alfano affinchè prenda immediati provvedimenti”.
Lo denunciano i senatori Andrea Marcucci, Manuela Granaiola (PD), il deputato Matteo Mecacci (delegazione radicale nel PD) e la regista Barbara Cupisti, che oggi hanno visitato la casa circondariale San Giorgio di Lucca, accompagnati dal direttore della struttura penitenziaria Francesco Ruello.
“La situazione è davvero pesante, il carcere è fatiscente, il tetto della palestra è sfondato e quindi la struttura è chiusa- spiegano i parlamentari- le sezioni sono tre, i detenuti (in gruppi di 80) dalle 8 alle 20 hanno un unico corridoio con un solo agente per la sorveglianza, nessuna attività disponibile e condizioni igienico sanitarie davvero preoccupanti”.
Per i parlamentari che hanno annunciato un dettagliato rapporto che invieranno al ministro Angelo Alfano “il carcere di Lucca è fuori da tutte le convenzioni europee, è fuori da qualsiasi legge, nelle camere singole sono ospitati tre/quattro detenuti, nelle camere per due persone ne trovano ospitalità non meno di quattro fino ad un massimo di sette. L’età media dei carcerati è bassa, dai 20 ai 40 anni, e nonostante questo non sono previsti cicli di istruzione e formazione professionale.
E’ necessario che tutte le autorità prendano visione della situazione drammatica ed intervengano, dal sindaco di Lucca al prefetto ma il nostro è un appello diretto anche alle associazioni del volontariato. Torneremo presto- concludono i parlamentari- a visitare la struttura, per verificare cambiamenti che sono urgenti: ”.
La visita alla casa circondariale di Lucca rientra nella campagna di sensibilizzazione “Ferragosto in carcere” promossa a livello nazionale dai Radicali Italiani e che ha già riscosso 220 adesioni di parlamentari ed amministratori regionali che visiteranno in questi giorni 200 istituti di pena sui 220 esistenti in Italia.
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