Cappato: tangentopoli non ha cambiato nulla: partitocrazia è regime da abbattere con riforma americana

 

Le disavventure giudiziarie che si intensificano nella cronaca politica lombarda -ultimo il caso Pennisi- sono oggetto della solita rissa delle tifoserie politiche di destra, centro e sinistra. La cosa più stupefacente è lo stupore, come se qualcuno avesse davvero potuto illudersi che con Tangentopoli si fosse ridimensionata la corruzione politica. La verità è che in assenza di una qualsiasi riforma -ed anzi a seguito di numerose controriforme, a partire dal raddoppio dei finanziamenti pubblici ai partiti contro la volontà del 90% di italiani- la partitocrazia è sempre di più sistema ladro, oltre che di legalità e di informazione, anche di soldi, di ambiente, di salute. L'unico programma anti-corruzione è quello della Lista Bonino-Pannella: abbattere questo regime sessantennale, realizzare la grande riforma americana, federalista e referendaria, abolendo i finanziamenti pubblici ai partiti e le altre estorsioni perpetrate ai danni dei cittadini e pubblicando su un'anagrafe pubblica degli eletti tutte le informazioni oggi tenute segrete. E' inutile blaterare di questione morale, anche e soprattutto da parte del partito giustizialista trasversale italiano speculare al partito dell'impunità, se non si affronta il nodo della riforma americana e dei finanziamenti alla politica, sia a livello nazionale che nelle regioni e negli enti locali.
 
Lo ha dichiarato Marco Cappato, candidato della Lista Bonino-Pannella alla Presidenza della Lombardia, davanti al Palazzo di Giustizia di Milano in occasione della Manifestazione indetta dalla Lista Bonino-Pannella e dalla Lega italiana per il Divorzio breve

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