Cappato: non è Minetti a doversi dimettere, ma Formigoni. la falsificazione delle elezioni è crimine peggio del bunga bunga

Certamente le inchieste che riempiono in questi giorni le pagine dei giornali riguardano ipotesi di reato gravi. Ma non si può non notare come i fatti che noi Radicali denunciamo da mesi e per i quali ci siamo di nuovo stamani recati in tribunale riguardano ipotesi di reato ancora più gravi, relativi alla massiccia falsificazione del voto regionale in Lombardia. E le due vicende non sono scollegate.
Dossier FIRMIGONI - DIMISSIONI!
Oggi, improvvisamente, assistiamo a un massiccio impiego di mezzi investigativi (che speriamo possano essere in parte "distratti" sulla questione della legalità delle elezioni) e a parola durissime delle "opposizioni" PD e altri per chiedere le dimissioni di... Nicole Minetti? Come abbiamo documentato in tribunale, l'ingresso di Nicole Minetti nelle liste di Formigoni e la conseguente falsità sia delle 2.000 firme già raccolte (su quali liste, se Minetti non era ancora candidata?) che di buona parte di quelle successive, falsificate dopo in tutta fretta sulle nuove liste, non è un'operazione che può essere scaricata alla responsabilità politica o giudiziaria di Minetti o di qualche poveraccio di autenticatore.
Roberto Formigoni, obbedendo a Berlusconi e d'accordo con Bossi, è il titolare politico di Liste falsificate, che rappresentano una vergogna e un crimine contro i diritti civili e politici dei cittadini ben peggiore di qualsiasi bunga bunga. Non è Nicole Minetti, ma Roberto Formigoni a doversi dimettere dal suo mandato, già abusivamente protratto oltre i limiti imposti dalla legge.
Dichiarazione di Marco Cappato, Lista Bonino Pannella
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