Cappato: Formigoni, la fede cristiana prevede la falsificazione delle firme per Nicole Minetti?

Il Presidente della Regione Lombardia, nella sua intervista oggi a Repubblica, usando il nome di Tettamanzi e richiamandosi alla “fede cristiana” invoca un “riscatto della politica”.
Una domanda per il potente Presidente al quarto mandato consecutivo (con una legge nazionale che ne prevede masimo due): la fede cristiana e il riscatto della politica dovrebbero forse ispirarsi alla massiccia falsificazione del processo elettorale (2.000 firme fatte a liste non ancora esistenti, piu’ 500 firme false) per far entrare nel listino bloccato Nicole Minetti e Doriano Riparbelli? Perche’ il Presidente continua a non spiegare come sono andate le cose?
Il Presidente Formigoni per ora puo’ farsi forte del fatto che la domanda -unita alla richiesta di chiarimento su quanto esattamente accaduto in quei giorni tra brogli sistematici e coinvolgimento dei faccendieri della P3- nelle televisioni nazionali non gliel’ha fatta nessuno, neanche Bersani da Santoro, lo stesso Bersani velocissimo a chiedere le dimissioni di Berlusconi per una telefonata a favore di Ruby.
E se Nessuno, neanche Beppe Grillo, chiede conto a Formigoni, i Radicali –che nel Regime italiano sembrano destinati al nome omerico di “Nessuno”- andranno avanti a farlo, fino alle doverose dimissioni di un Presidente abusivo.
Dichiarazione di Marco Cappato, Radicale, Lista Bonino-Pannella
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