Cappato: chi è in stato vegetativo sente dolore? un buon motivo per non torturarlo

 

 
 
Dichiarazione di Marco Cappato, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni
 
 
La Sottosegretaria Roccella continua la sua instancabile opera di creazione di “commissioni”, “esperti” e “associazioni”, immancabilmente limitati a chi è già d’accordo con la linea del Governo.
Sul piano scientifico, ogni nuova conoscenza –purché debitamente documentata e sottoposta alla valutazione di esperti davvero indipendenti- è da salutare positivamente. Sul piano politico, il disegno ideologico di Roccella si scontra con un problema da lei sempre ignorato, e che nessuna commissione tecnica può abrogare: quello della libera e responsabile scelta individuale.
Il fatto ad esempio che gli esperti di Roccella abbiano stabilito che chi è in stato vegetativo può sentire il dolore è semplicemente una ragione in più –non in meno!- per rispettare la volontà espressa quando la stessa persona era cosciente, inclusa la volontà di non farsi manipolare e torturare con trattamenti sanitari forzati.
 
Che poi le “associazioni” convocate da Roccella abbiano espresso la volontà di fare del giorno della morte di Eluana la Giornata Nazionale (Fascista) della loro idea di Vita – da imporre a tutti con la violenza sanitaria obbligatoria- è una proposta talmente faziosa, provocatoria e irrispettosa delle persone coinvolte che ci auguriamo nemmeno il Governo Berlusconi possa prenderla in alcuna considerazione.

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