Cappato: Bossi chiama all'ordine la finanza di regime. Ma la stampa di regime si era già allineata

 

Intervento di Marco Cappato che sarà pubblicato domani 15.05-09 sul quotidiano telematico “Notizie radicali” (preghiera di citare la fonte)

La dichiarazione d’intenti e di appetiti di Umberto Bossi sulle banche italiane sono l’ultimo passaggio del consolidamento partitocratico della Lega Nord. Come sui finanziamenti pubblici ai partiti, o sul salvataggio di Credieuronord, la Lega ha già dimostrato di essere nemica dell’economia di mercato e favorevole a un mero riequilibrio settentrionale di pratiche illiberali e stataliste. Bossi chiama così all’ordine la finanza di regime, ma forse non era nemmeno necessario. Bastava dare un’occhiata alla stampa di regime di questi giorni, agli apologetici editoriali del Corriere della Sera o de La Stampa per accorgersi che la stampa dell’area settentrionale del regime italiano, che di quel mondo finanziario che vive fuori e contro il mercato è diretta espressione, si era già allineata per tempo. E’ chiaro infatti che quel “radicamento territoriale” del quale tanti illustri giornalisti e opinionisti sedicenti liberali hanno tessuto le lodi prima e dopo i risultati regionali è in realtà solido e parassitario radicamento nei meccanismi di sovvenzione parastatale delle burocrazie politiche, in piena continuità con questo sessantennio di regime anti-democratico e anti-liberale.

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