Nonostante i proposti intimidatori ed eversivi di vari Boss della Partitocrazia, l'Ufficio centrale regionale non ha fatto altro che riconoscere doverosamente l'invalidità di troppe firme del Listino di Formigoni. Si tratta di un atto dovuto, tanto quanto l'esclusione della Lista Bonino-Pannella, con l'unica differenza che contro di noi è stata determinante la violenza antidemocratica del potere politico-mediatico, mentre contro Formigoni è stata decisiva l'assoluta incapacità e senso di impunità con la quale le persone delegate da Formigoni hanno gestito la raccolta firme.
Voglio ricordare a tutti che rimane aperta la denuncia depositata a nome della Lista Bonino-Pannella dal delegato di lista Lorenzo Lipparini presso la Procura della Repubblica, che chiede il sequestro delle firme di Formigoni e di Penati nonché la perizia grafica sulle firme.
A questo punto, da candidato annullato a candidato annullato, voglio dare un consiglio a Roberto Formigoni: provi per una volta a fare il radicale e, lui che ne ha i mezzi, si mobiliti per verificare in tutte le province le firme di tutti i partiti. In questo modo potrà lui stesso scoprire, e soprattutto contribuire a mostrare ai cittadini lombardi, ciò che come Lista Bonino-Pannella andiamo dicendo da settimane: che queste sono elezioni antidemocratiche e illegali, come lo sono state tante e troppe volte nel passato della storia sessantennale di questo Regime dal quale è urgente liberarsi una volta per tutte.
Dichiarazione di Marco Cappato, Lista Bonino-Pannella
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