Cappato: almeno 374 firme sul listino regionale di Formigoni sono false. Chiediamo le dimissioni e elezioni legali

Formigoni

Sono più di quante siano necessarie per invalidare le elezioni regionali.

Chiediamo nuove elezioni (legali) e le dimissioni del Presidente della Regione Lombardia.

Scarica e guarda uno dei moduli firmato dalla stessa mano, con l'eccezione della prima firma.

Da una valutazione realizzata da parte di un perito accreditato presso il Tribunale di Milano sulle fotocopie delle firme apposte sul Listino regionale “per la Lombardia” del candidato Presidente Roberto Formigoni emerge che almeno 374 firme - sulle 3628 presentate in base al conteggio dell’Ufficio elettorale costituito presso la Corte d’appello di Milano- sono false, cioe’ apposte dalle stessi mani (in numeri variabili da poche unità a diverse decine).

Tale conteggio e’ un conteggio minimo e del tutto prudenziale. Per ogni gruppo di firme apposte dalla stessa mano si e’ infatti calcolato che una delle firme sia stata validamente apposta da uno dei “firmatari”, il che sarebbe da accertare. Sono state altresi’ escluse dal conteggio le firme per le quali la fotocopia non e’ sufficiente a stabilire con certezza la falsita’. Sono state infine prudenzialmente escluse dal conteggio delle firme non plausibili (ad esempio grafie di persone giovani attribuite a persone molto anziane), anch’esse da sottoporre ad ulteriore accertamento.

Firme false formigoniEssendo stabilito dalla legge in 3.500 il numero minimo di firme da apporre al Listino Regionale a sostegno del candidato Presidente, la prova della falsita’ di almeno 374 firme fa scendere ben al di sotto della soglia minima le firme valide depositate da Roberto Formigoni. Richiamando il precedente della sentenza n.3212/2001 concernente la regione Molise, nella quale il Consiglio di Stato aveva dichiarato l'invalidità della competizione elettorale stabilendo conseguentemente l'obbligo della sua rinnovazione sul presupposto dell'illegittimità dell'ammissione alla consultazione elettorale di una lista, si puo’ in questo caso certamente affermare che, data l’illegittimita’ non solo di una lista ma del listino Regionale vincente e dunque di tutte le Liste ad esso collegate, la competizione elettorale e’ invalida e va ripetuta.

Se dal piano formale ci spostiamo su quello politico, la responsabilità del Presidente Formigoni è della massima gravita’, in quanto sotto il suo nome e la lista di candidati da lui prescelta, e grazie ad autentiche falsamente apposte da suoi colleghi di partito (alcuni dei quali rivestono incarichi importanti quali quelli di Consigliere Provinciale), sono stati realizzati reati gravi che hanno falsato completamente il procedimento elettorale. Il Presidente della Lombardia ha perciò agito consapevolmente per coprire la verità (della quale non poteva non essere a conoscenza almeno dopo l'esplosione dello "scandalo firme"), proprio nei giorni in cui si attivava presso i conoscenti della cosiddetta "P3" (stando alle intercettazioni pubblicate) e accusava noi Radicali di aver manomesso i moduli.

Per questa ragione come Radicali chiediamo al Presidente della Regione Lombardia di dimettersi senza indugio per aver mancato la parola data (disse che si sarebbe battuto per accertare la verità su tutte le liste) e per avere collaborato a tenere nascosta la verità su dei reati. Con le sue dimissioni potrà consentire finalmente ai cittadini lombardi di veder rispettato il loro diritto a elezioni legali.

Dichiarazione di Marco Cappato (Radicali italiani - Lista Bonino Pannella)

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La prova delle firme false nel listino regionale di Formigoni (pdf)353.79 KB


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