"Ho pensato che era mio dovere tranquillizzare, ringraziare. Mi pare che non potevo e non posso far altro, dovendo essere coerente con una pratica nonviolenta che non può essere né ricattatoria né suicida, e non volendo correre altri rischi, e di fronte alle parole e alle fime dell'appello di ieri, ho pensato che dovevo tranquillizzare tutti". Lo ha detto Emma Bonino in diretta da Radio Radicale poco fa.
"Ho preso un cappuccino, ho passato una notte serena, o continuato a riflettere ed a sentire amici e compagni che in queste ore stanno dando il massimo per superare almeno parzialmente le illegalità che abbiamo denunciato. Ma intanto vorrei ringraziare tutti. Sono più serena, sono anche più tranquilla. Penso sia mio dovere corrispondere alla solidarietà che mi è arrivata. L'appello di ieri mi dice 'ci hai aiutati a capire', e spero che questa battaglia di legalità ora possiamo continuarla insieme", ha detto la Bonino.
"Corrisponderò alla solidarietà, alla fantasia, alla comprensione politica oltre che umana che mi è arrivata da molte parti, dall'interno del Pd in particolare ma non solo dal Pd. Penso che non sia tanto o non solo una vicinanza a me come persona, ma una vicinanza politica. Nel tranquillizzare il professor Santini (il medico che l'ha seguita in questi giorni, ndr), perché non voglio e non posso finire in ospedale, quello che mi auguro è che chiunque, in qualunque modo, abbia seguito emozionandosi questa iniziativa, conservi dentro, comunque vadano le cose, questa sete di legalità. Che sappia farsi forza delle sue idee e delle sue convinzioni. Dispiace che le istituzioni, anche le più alte, e il governo non abbiano sentito l'urgenza di questo richiamo al dialogo, persino quando è sotto gli occhi di tutti lo spappolamento delle regole minime di una convivenza legale, onesta, democratica, da stato di diritto. Non esistono diritti se non c'è stato di diritto. Ci sono solo favori, raccomandazioni, suppliche, ma i diritti non vivono", ha concluso la Bonino.

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