- Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, segretario dell'associazione Radicali Lucani:
Le dichiarazioni del Segretario generale del Sappe Donato Capece, per usare un eufemismo, possono essere definite altalenanti.
Ad agosto 2009, quando denunciai il sovraffollamento delle carceri lucane, le carenze d’organico tra gli agenti di Polizia Penitenziaria, la carenza di infermieri ed educatori ed alcune situazioni difficili sul fronte sanitario il buon Capece ebbe a definirmi “Catastrofista”, accusandomi anche di mancanza di rispetto nei confronti del corpo degli agenti di Polizia penitenziaria. Capece trovò offensiva la definizione Agente.
Oggi Capece torna sui suoi passi, ed afferma che la fotografia scattata ad agosto dai Radicali e dalla Uil corrisponde alla situazione delle carceri lucane.
Dr. Capece, lei ha definito ipocrita la visita ispettiva organizzata a Ferragosto dai Radicali. Ipocrita, l’operato dell’unico partito che da sempre mette al centro della sua iniziativa politica la questione delle carceri.
Ci spieghi, caro Capece, perché prima lancia accuse di fuoco, definendo “catastrofista” il nostro racconto sulle carceri lucane e poi lo fa suo, senza nemmeno fare ammenda per le sgradevoli dichiarazioni rilasciate ad agosto.
Forse gli ipocriti non siamo noi, ma coloro che modulano le loro dichiarazioni in base ad esigenze sindacatocratiche ed alla necessità di ribadire il loro primato di tessere.
Caro Capece, vorrei ribadire un concetto: a me non interessa sapere quanti siano gli agenti iscritti al Sappe, alla Uil, alla CGIL o alla CISL, ho solo a cuore la dignità e il rispetto della persona, i diritti di chi è detenuto e i sacrosanti diritti di tutti coloro che, con spirito di abnegazione, svolgono il loro lavoro nelle carceri d’Italia.
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