Bloccare l'oltraggio alla libertà e all’autodeterminazione della persona, perché fabbricato per il solo scopo di compiacere gerarchie che ignorano misericordia e umanità
OGNI EMENDAMENTO E’ UN SI’ “URLATO” AL DIRITTO DI CIASCUNO DI AVERE PIU’ VITA AI GIORNI, E NON “SEMPLICEMENTE” PIU’ GIORNI ALLA VITA.
- Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni:
Ho presentato 2470 emendamenti al ddl Calabrò su dichiarazione anticipate di trattamento in Commissione affari sociali perchè si tratta di un testo di legge che confligge con la Costituzione, e che non può che fare la fine di un’altra legge medioevale e oscurantista, quella sulla fecondazione assistita: sarà dichiarata incostituzionale; ma prima che accada, se sarà approvata così come è pervenuta dal Senato, produrrà irrisarcibili e irreparabili, gravissimi danni.
Il ddl Calabrò è inaccettabile, e inaccettabili sono modifiche formali e di facciata: una beffa, un oltraggio, un’offesa alla libertà di autodeterminazione del cittadino, solennemente sancita dalla Costituzione. E’ tutto l’impianto che va modificato, la “filosofia” che la ispira.
Ogni nostro emendamento è un SI’ “gridato” a questo inalienabile diritto che si vuole colpire per il solo compiacere gerarchie ecclesiastiche che ignorano cosa sia la misericordia e l’umanità. E’ un affermare il diritto ad avere più vita ai giorni, e non “semplicemente” (e tantomeno imposti per legge) più giorni alla vita. In questo diritto rientra anche quello di vedersi sospese, se si vuole, idratazione e alimentazione artificiale.
Come radicali, da radicali, confermiamo la nostra opposizione a un testo di legge che non ha riscontro con la legislazione di nessun altro paese civile; mi auguro che dal centro-sinistra come dal centro-destra quanti hanno annunciato la loro contrarietà a questa legge, definita giustamente “da Stato etico” diano voce, corpo, a quelle politiche laiche e liberali che il paese invoca, e si associno alla nostra lotta.
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