Bernardini: Il Ministro della giustizia e il Csm si attivino al fine di garantire l’attuazione della legge sull’affido condiviso

Csm, toghe

Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale, membro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati

All’indomani dell’approvazione della legge sull’affido condiviso, la magistratura si è da subito adoperata per svuotarla, vanificarla e impedirne l’attuazione, al punto che i principi della nuova normativa risultano, tuttora, ampiamente disattesi. Lo stravolgimento da parte dei tribunali di parti fondamentali della legge sulla bigenitorialità quali quelle relative alla sistemazione della prole, all’indicazione dei periodi di permanenza della stessa con i genitori e al mantenimento diretto dei figli, comporta un grave pregiudizio per gli interessi dei minori, che in questo modo vedono leso il loro diritto a mantenere rapporti significativi, costanti e duraturi con uno dei due genitori (quasi sempre il padre) anche dopo la rottura del matrimonio. Spero pertanto che il Ministro della Giustizia e il Consiglio Superiore della Magistratura vogliano dare immediata attuazione all’atto di diffida loro indirizzato da Adiantum (associazione per la tutela dei minori) adoperandosi, ciascuno nell’ambito delle rispettive competenze, affinché queste prassi giurisprudenziali degenerative e contra legem cessino una volta per tutte. In caso contrario temo che lo Stato italiano verrà presto condannato in sede europea a causa di questo ennesimo esempio di malagiustizia.

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