A Barcellona (3-5 settembre) il Consiglio generale del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito

Partito radicale transnazionale, transpartito e nonviolento, il simbolo

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DIRITTI UMANI: IL PARTITO RADICALE A BARCELLONA PER ATTIVARE LE GIURISDIZIONI CONTRO I CRIMINI (INADEMPIENZE COMPRESE) DI STATO  

Il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito terrà il suo prossimo Consiglio generale a Barcellona dal 3 al 5 settembre. E’ prevista la partecipazione di oltre 100 tra parlamentari, personalità politiche e militanti per i diritti civili e umani, rappresentanti di popoli oppressi e autorità. Fra gli altri Sam Rainsy e Son Chhay (Cambogia), Kok Ksor (Vietnam, Montagnard Foundation), Morissanda Kouyaté (Etiopia), Leonard She Okitundu (Congo), Tonino Picula (Croazia) ed Ermelinda Meksi (Albania), l’europarlamentare britannica Sarah Ludford e l’ex ministro italiano Claudio Martelli. 
I lavori del Consiglio saranno incentrati sulla proposta di una campagna politica internazionale per attivare e rafforzare in tutto il mondo le giurisdizioni internazionali che già oggi dovrebbero presiedere alla salvaguardia dei diritti umani, civili e politici anche contro i crimini di Stato, e che invece spesso sono paralizzate dal sabotaggio degli Stati nazionali e del loro miope realismo politico. La relazione in proposito sarà tenuta da Cesare Romano, docente presso la Loyola Law School di Los Angeles, che presenterà il progetto di un centro internazionale focalizzato sui diritti umani, per aiutare gratuitamente le vittime a intraprendere azioni legali usando tutti i fori internazionali disponibili. 
Marco Pannellaha preannunciato l’obiettivo di sollevare davanti alle Corti europee e internazionali la condizione di illegalità dello Stato italiano, a partire dall’ autentica bancarotta della Giustizia - “la più grave questione sociale dell’Italia di oggi”, con i suoi oltre 11 milioni di processi pendenti fra civili e penali e la sua vergognosa appendice di carceri, dove ormai sistematicamente si pratica la tortura, in violazione di ogni legge nazionale e internazionale.  
La vice-Presidente del Senato italiano Emma Bonino presenterà le iniziative del partito e dell’associazione radicale Non c’è Pace Senza Giustizia, assieme ad associazioni e personalità internazionali, per ottenere all’Assemblea generale dell’Onu una moratoria delle mutilazioni genitali femminili (FGM) pratica di efferata violenza che tuttora flagella centinaia di milioni di donne, soprattuto in Africa. 
Due sessioni saranno dedicate all’Europa. “Per una Patria Europea, contro l’Europa delle Patrie”, per la costruzione degli Stati uniti d’Europa, sulla base del progetto federalista descritto nel “Manifesto di Ventotene” e attraverso l’adesione di Israele alla UE come testa di ponte per la democrazia nel mondo arabo. L’economista Fabio Pammolli terrà una relazione sul problema del debito pubblico degli Stati nazionali, fattore di condizionamento istituzionale, politico e sociale della democrazia. 
Il Consiglio generale di Barcellona affronterà l’urgenza dell’iniziativa antiproibizionista sulle droghe, a partire dal fallimento della “Guerra alle droghe” che, dalla Calabria a Milano, dal Messico all’Afghanistan, ha spianato in tutto il mondo la strada a organizzazioni criminali potenti come e più degli Stati nazionali. Marco Calamari terrà una relazione sulle libertà digitali e sull’uso di Internet come strumento di destabilizzazione dei regimi totalitari. 
I lavori saranno aperti dal saluto di Ernest Benach, Presidente del Parlamento di Catalogna. Atteso nella giornata di apertura anche l’intervento di Annemie Neyts, presidente dell’European Liberal, Democratic and Reformers Party (ELDR).

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