Appello per la libertà e la completezza dell’informazione Rai

Siamo con i giornalisti Rai contro la decisione dell’azienda concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo di sospendere per quattro settimane i programmi di approfondimento politico, proprio in occasione della campagna elettorale.

E questo in perfetta aderenza, anche letterale, con la legge 28/2000 e con la sentenza n. 115 del 2002 della Corte Costituzionale, fonti spesso citate scorrettamente.
Non solo non esiste, quindi, alcun divieto alla trasmissione dei talk show ma, al contrario, il regolamento contiene l’invito a trasmetterli, potenziandoli dello strumento della par condicio nelle settimane che precedono il voto.
D’altro canto ripetutamente abbiamo noi radicali dimostrato come non esistano problemi applicativi, persino fornendo simulazioni che sono state ignorate dalla informazione italiana. Al contrario, infatti, il regolamento letteralmente consentiva alla Rai diverse soluzioni alternative; tutte sono state escluse, in quanto la Rai ha scelto, a maggioranza del suo CDA, con il voto contrario del Presidente, di sospendere tali trasmissioni prima del voto, sabotando così il diritto dei cittadini a conoscere per deliberare, e continuando nell’opera di massacro mediatico delle decisioni della Commissione.
Chiediamo pertanto ai vertici Rai di rivedere urgentemente tale decisione, e di consentire al contrario, il maggior numero di occasioni possibili di confronti tra candidati alle elezioni avvalendosi della mediazione giornalistica del più alto livello nel rispetto delle regole.
Non ci rassegniamo al silenzio mediatico deciso dalla Rai e per questo oggi, intanto, manifestiamo sotto la sede di viale Mazzini a partire dalle 15.30.
Marco Beltrandi
Rita Bernardini
Maria Antonietta Farina Coscioni
Matteo Mecacci
Marco Perduca
Donatella Poretti
Maurizio Turco
Elisabetta Zamparutti
 

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