Anoressia. Poretti e Rosasco: dopo la tragedia di Isabel Caro si torni a parlarne. Ministro Carfagna che fine hanno fatto i suoi progetti?

Foto campagna chok contro anoressia
“Prima la morte di Isabel Caro per una polmonite che ha distrutto il suo corpo già debilitato da anni di malattia; ora il suicidio della madre della giovane modella causato dai sensi di colpa per una genitorialità essa stessa malata. Mentre i media tornano a parlare di questo fenomeno sempre più di massa la politica italiana resta sorda e inerte.
Fummo tra i primi a plaudire, fin dal 2006, l’allora deputata Mara Carfagna che depositò un’ottima proposta di legge volta ad inserire i disturbi del comportamento alimentare (DCA) come anoressia e bulimia tra le malattie sociali. Idea, quest’ultima, rilanciata dal ministro Carfagna nel 2009 quando promise la realizzazione di quel progetto in tempi brevi.  Ad oltre tre anni dall’inizio del suo mandato non si è ancora visto nulla di quanto promesso mentre sono proseguite iniziative spot come i “codici di autoregolamentazione della moda” per quanto riguarda il fenomeno dell’anoressia legata a quel mondo.
Una malattia che continua a vedere coinvolti decine di migliaia di italiane (e italiani!) non può non trovare una risposta seria dalle istituzioni competenti. Il ministro Carfagna solleciti subito il Ministero della Salute affinchè si apra al più presto un tavolo di confronto tra i dicasteri interessati e le associazioni che sul territorio si occupano di questa patologia per mettere in campo tutti quei provvedimenti che da troppo tempo vengono rimandati a scapito delle e dei pazienti”.
Dichiarazione di Donatella Poretti, senatrice radicale e membro della Commissione Sanità e Alessandro Rosasco del Comitato nazionale di Radicali Italiani

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