“Con Delibera del Consiglio dei Ministri , ai sensi dell’art. 29 della legge n. 99/2009, sono stati nominati il presidente e i componenti dell’Agenzia per la sicurezza nucleare.
Per effetto di quanto disposto dal comma 8 di detto articolo “Il presidente e i membri dell'Agenzia sono scelti tra persone di indiscusse moralita' e indipendenza, di comprovata professionalita' ed elevate qualificazione e competenza nel settore della tecnologia nucleare, della gestione di impianti tecnologici, della sicurezza nucleare, della radioprotezione, della tutela dell'ambiente e della sicurezza sanitaria.”
Mentre quest’ultima competenza è indubbiamente posseduta dal professor Umberto Veronesi, non altrettanto può dirsi, né dimostrarsi per i dottori Michele Corradino, consigliere di Stato, e Stefano Dambruoso, magistrato ordinario.
Oltre al vizio di legittimità - che a nostro avviso inficia il provvedimento governativo -
non va sottaciuta peraltro l’inopportunità di designare due alti funzionari che attualmente svolgono incarichi di “diretta collaborazione” e che appartengono chi all’organo preposto alla tutela della giustizia amministrativa, chi all’apparato giudiziario nazionale e internazionale. Entrambi potrebbero/potranno, in virtù del proprio status, influire comunque sull’eventuale neutralità e imparzialità della magistratura amministrativa o ordinaria, appellata a difesa di interessi collettivi o di imprese cointeressate, partecipanti o contro interessate alle fasi di progettazione, realizzazione, gestione e sistemazione dei rifiuti radioattivi e dei materiali nucleari.
Al momento non è peraltro dato sapere:
a) il criterio ispiratore e la motivazione ufficiale per cui due componenti su quattro sono stati scelti tra gli organi burocratici ministeriali;
b) per quale motivo viene sì pubblicato, con doverosa trasparenza, il curriculum dei professori Cumo e Ricotti, ma per i dottori Corradino e Dambruoso vengono riportate soltanto brevi note biografiche, come se la loro qualifica – di magistrati – sia condizione necessaria e sufficiente a motivare qualsiasi provvedimento di nomina, sebbene la legge richieda competenze e qualificazioni tecnico-scientifiche.”
Dichiarazione di Michele Marino (Presidente dell’Associazione di Protezione Ambientale), Edgard Mäder (Presidente di Energethica), Maurizio Turco, deputato radicale
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