Appello per la partecipazione al Congresso del Partito Radicale a Rebibbia
Carissimi,
in un momento in cui la politica sembra brancolare nel buio della crisi delle “democrazie”, la morte di Marco Pannella rende ancora più fragile la condizione soggettiva dei Radicali, la possibilità di fornire risposte adeguate alle sfide del nostro tempo. Il Congresso del Partito radicale nel carcere di Rebibbia, dall’1 al 3 settembre 2016, è un’occasione da cogliere per un vero dibattito politico, e non va trasformata in un regolamento di conti interno.
“La vita del diritto per il diritto alla vita”, obiettivo e metodo ultradecennale del Partito radicale, è stato tradotto negli ultimi anni da Marco nella proposta di “Amnistia per la Repubblica” (per interrompere la condizione criminale dello Stato e della Giustizia italiani) e nell’imperativo della transizione allo Stato di diritto, anche attraverso l’affermazione del diritto umano alla conoscenza. Tali obiettivi sono (o dovrebbero essere) al centro della convocazione di settembre.
Sia prima che dopo l’invio della convocazione (8 luglio), in quanto responsabili di soggetti costituenti del Partito non siamo stati coinvolti nel lavoro politico di convocazione del Congresso. Soltanto il 2 agosto è stata convocata una riunione di iscritti, e coloro che organizzano il Congresso hanno finora stabilito che alcuni obiettivi che hanno contribuito alla storia radicale non siano utili a rafforzare la convocazione (e che dunque non debbano essere previsti relatori, invitati esterni, approfondimenti tematici…).
Nella convinzione che le iniziative dei soggetti costituenti radicali siano invece convergenti con l’obiettivo di far “vivere il diritto”, e quindi anche di far “vivere il partito”, a mo’ di dibattito precongressuale vogliamo ricordare in sintesi (e mettendo qui da parte rilievi formali già espressi in sede di Senato radicale, che rischiano di ostacolare gravemente l’effettiva possibilità di partecipare al Congresso) alcune delle principali iniziative in corso di portata non esclusivamente nazionale:
RADICALI ITALIANI
1. DENUNCIA DELLO STATO ITALIANO
Dopo aver più volte denunciato lo Stato italiano dinanzi alla Commissione europea (arrivando a innescare procedure di infrazione) e preparato il vademecum “Denuncia alla Commissione Europea riguardante inadempimenti del diritto comunitario”, depositare l’esposto alla Corte dei conti per denunciare il danno erariale complessivo dovuto alle sanzioni conseguenti a sentenze della Corte di giustizia europea.
2. INIZIATIVA POPOLARE E REFERENDARIA COME DIRITTO CIVILE E POLITICO
rafforzare con ulteriori azioni politiche e giudiziarie il ricorso al Comitato diritti umani dell’Onu contro lo Stato italiano per la referendaria del 2013, affermando il diritto alla partecipazione popolare e referendaria come parte dei diritti civili e politici fondamentali riconosciuti dalle Nazioni unite
3. IMMIGRAZIONE E DIRITTI
Impedire che il contenimento dei flussi migratori travolga il rispetto del diritto d'asilo e dei diritti umani, anche attraverso la creazione di una rete di avvocati e giuristi ingrado di presentare ricorsi internazionali contro l’esecuzione di accordi come quello Ue/Turchia; chiedere che nel “Migration compact” sia incluso lo sviluppo democratico e dello stato di diritto.
4. FEDERALISMO CONTRO L’ILLUSIONE NAZIONALISTA
rafforzare il livello istituzionale più vicino ai cittadini - i comuni, le città – con ampie autonomie locali nel quadro di un sistema federale europeo
CERTI DIRITTI
1. sollecitare le organizzazioni internazionali, specialmente attraverso la nuova figura dell'Esperto indipendente Onu sui diritti LGBTI, a porre in essere azioni volte a superare la criminalizzazione dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere, l'integrità fisica e l'autodeterminazione degli individui;
2. Portare su scala europea e internazionale il dibattito antiproibizionista legato alla libertà e alla responsabilità sessuale della persona, dal tema tema della procreazione medicalmente assisitita fino a quello del lavoro del sesso;
3. Sostenere l'operato delle organizzazioni che agiscono in regimi che limitano la libertà di associazione o che criminalizzano la "propaganda dell'omosessualità";
4. Sostenere in altri paesi le strategie dei contenziosi volte ad ottenere evoluzioni degli ordinamenti sul fronte delle libertà civili e della libertà di associazione.
ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI
Attraverso il monitoraggio su scala globale del grado di libertà di ricerca e autodeterminazione, affermare con iniziative politiche e giudidizarie (come quelle davanti alle Corti europea e interamericana dei diritti umani) il diritto al libero accesso alla ricerca scientifica e ai suoi benefici (in una parola, il “diritto alla scienza”) così come riconosciuto dal Patto dell’ONU per i diritti Economici e Sociali; il primo rapporto, sulla Costa Rica, sarà presentato a Settembre a Ginevra nell’ambito del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica;
Come membro della Federazione Mondiale per il Diritto a Morire, proseguire l’azione di disobbedienza civile nell’aiutare i malati italiani a ottenere il suicidio assistito in Svizzera, come strumento di pressione per ottenere la legalizzazione in Italia
Campagna “legalizziamo!” (ass. Coscioni e Radicali italiani)
Fare pressione per una riforma delle politiche Onu e della UE in materia di droghe, rafforzando la partecipazione alle sessioni di Vienna e New York, continuando a promuovere documenti coordinati con decine di ONG americane ed influenzando la posizione italiana all’Onu.
Certamente queste iniziative (più le altre di altri soggetti costituenti e del partito stesso) non bastano da sole a fare “il” partito, ad esprimere una visione politica alternativa all’illusione nazionalista che torna ad imperversare. Ma il filo comune che le attraversa -la centralità delle libertà personali contro ogni proibizionismo, del diritto contro ogni arbitrio, del federalismo e della democrazia contro statalismi e autoritarismi- contribuisce a farne materia prima preziosa per incardinare la vita di un soggetto politico nonviolento, transnazionale e transpartito come vuole essere il Partito radicale.
Anche per questi motivi abbiamo deciso di essere a Rebibbia dall’1 al 3 settembre e invitiamo iscritti e militanti della galassia radicale a rispondere positivamente alla convocazione e a partecipare al Congresso. Visto che i gestori della convocazione hanno finora impedito di contribuire alla sua preparazione politica, la possibilità di inserire queste ed altre urgenze nel dibattito congressuale ricadrà su ciascun congressista. Non si tratta, per quanto ci riguarda, di cercare i numeri per “vincere” un congresso o realizzare scissioni. E’ anzi paradossale come sia proprio il tesoriere Maurizio Turco, erede attraverso la Lista Pannella di quel ruolo di titolarità formale del patrimonio radicale che Pannella aveva esercitato a garanzia di tutti, ad abusare di tale ruolo per invocare lo “scisma” e la “scissione” accusando altri di voler “monetizzare” la storia radicale”.
Per parte nostra, si tratta piuttosto di voler “convincere” della necessità di agire uniti non certo sulla base di un richiamo identitario, ma su obiettivi comuni, come da prassi radicale, evitando soluzioni affrettate e scontri privi di sostanza politica.
Comprendiamo bene che potrà lasciare sorpresi o perplessi il fatto che noi evidenziamo i limiti dell’operato di chi si è costituito in fazione per “preparare” un Congresso privato di parte della politica radicale e, al tempo stesso, sempre noi invitiamo alla partecipazione a Rebibbia. Siamo però convinti che non vi sia alcuna contraddizione nel pretendere che il partito sia di tutti gli iscritti, mettendo davanti la politica senza concedere alibi a propositi scissionisti. Sono già troppi gli ostacoli “esterni” da affrontare, per rassegnarci all’idea che siano quelli “interni” a prevalere.
Rimaniamo a Vostra disposizione per ogni confronto e approfondimento, e vi chiediamo di inviarci scrivendo a radicalionline@gmail.com commenti e proposte, delle quali cercheremo di fare tesoro.
A questo link trovate la convocazione con le modalità di partecipazione: http://www.radicalparty.org/it/informazioni-iscritti-partito-radicale-40-congresso-2016
A questo link trovate la scheda di prenotazione:
http://radicalparty.org/prenotazione-congresso-pr.html
Vi chiediamo anche di farci sapere, alla mail radicalionline@gmail.com, se intendete essere presenti a Rebibbia e se avete effettuato la prenotazione.
Grazie per l’attenzione,
Riccardo Magi e Valerio federico per Radicali italiani
Yuri Guaiana e Leonardo Monaco per Certi Diritti
Filomena Gallo e Marco Cappato per l’Associazione Luca Coscioni
PS: un’iscritta, Irene Abigail, ha sollevato un problema che alcuni di noi avevano posto: l’impossibilità di accedere liberamente al Congresso. Nella convocazione ricevuta, insieme ad altre restrizioni si indica il 26 agosto come termine ultimo per la registrazione a Congresso. Rispettando e condividendo il valore politico e simbolico della tenuta in carcere del Congresso, ci auguriamo che sia presa in considerazione la richiesta di Irene e almeno, dopo l’apertura e una prima fase a Rebibbia, il proseguio del congresso sia garantito in un luogo liberamente accessibile. Chi condivide questa richiesta, è pregato di segnalarcelo.
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