Cappato e Federico: Confindustria. Topica di Boccia, le regole le lasci fare al Parlamento. Per i suoi, come per i sindacati, i Radicali non esistono

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Dichiarazione di Marco Cappato, candidato sindaco a Milano, e Valerio Federico, tesoriere di Radicali Italiani:

 

"Da decine di anni l’Italia sconta la cosiddetta 'concertazione' tra le parti sociali, grazie alla quale Confindustria e i grandi sindacati decidono anche per chi non rappresentano, dettando le scelte alla politica, da parte sua sempre pronta ad adeguarsi al conservatorismo degli imprenditori e dei sindacati 'ufficiali'. E oggi il nuovo presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ci dice che 'sarebbe opportuno che le nuove regole fossero scritte dalle Parti sociali e non dal legislatore'.

Chiediamo al nuovo Presidente di fare il suo lavoro promuovendo una netta separazione tra politica ed economia/finanza, tra pubblico e privato. Chieda alla politica di fare il suo mestiere, di produrre regole a tutela della concorrenza e del credito alle Pmi, prenda le distanze da quel capitalismo di relazione italico che vede i suoi più importanti associati regolarmente a braccetto con banche e istituzioni, a danno della concorrenza.

Apprezziamo invece il suo invito alle aziende ad aprirsi al capitale di rischio criticando il banco-centrismo nostrano. Le banche in Italia sono ancora in buona parte controllate dalle fondazioni bancarie in mano ai politici. Boccia, niente da dire sull'iniziativa radicale 'sbanchiamoli' per far uscire partiti e fondazioni bancarie dalle banche e dal condizionamento del credito?

Emblematico che i sindacati ufficiali a Milano, come accaduto con Assolombarda Confindustria qualche giorno fa, abbiano scelto di escludere i Radicali dal confronto fra i candidati sindaco 'ufficiali' previsto al Teatro Anteo a Milano dalle ore 9. Ci saremo anche noi in presidio, naturalmente fuori". 

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