La mappa OpenData di Radicali Italiani sulle violazioni nello smaltimento dei rifiuti urbani

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La mappa che, attraverso i dati 2015 dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Radicali Italiani ha realizzato dimostra come in molte discariche italiane si continui a violare la direttiva 1999/31/CE. Tanto è vero che i dati confermano come lo smaltimento del c.d. “tal quale”, cioè rifiuti non differenziati, riguardi diversi invasi. Tale modus operandi, è bene ricordalo, comporta la formazione di percolato e gas nocivi, quindi danni all’ambiente. Con questa iniziativa vogliamo fornire ai cittadini uno strumento di conoscenza giacché quanto avviene in molti territori italiani è in palese violazione del diritto comunitario. 

È lo stesso istituto che, attraverso il Rapporto Rifiuti Urbani 2015, evidenzia come questo accada in molte regioni, tant’è che la percentuale di rifiuti urbani smaltiti in discarica senza trattamento preliminare supera addirittura il 50 per cento per: Valle d’Aosta, Calabria, Sicilia, Liguria e Basilicata.  

Su questo argomento è utile ricordare come l’Italia sia stata già condannata dalla Corte di Giustizia europea sul “caso Lazio”. Purtroppo, su molte altre discariche la Commissione europea è silente giacché persevera nel suo atteggiamento omissivo di un atto dovuto contro l’Italia che, intanto, prosegue impunemente a violare la direttiva 1999/31/CE. 

Occorre rammentare, per di più, come il nostro Paese, negli anni, ha prima autorizzato questo metodo di smaltimento attraverso continue deroghe annuali contenute all’interno di vari Decreti legge per poi affidare tale responsabilità ai sindaci ed ai presidenti di Regione, i quali - attraverso la sottoscrizione di  ordinanze contingibili ed urgenti (ex art. 191 del D.Lgs 152/2006) - continuano impunemente ad autorizzare ciò che il diritto comunitario vieta. 

Secondo i dati aggiornati al 2014 il record di tonnellate di rifiuti smaltiti in discarica senza nessun trattamento preliminare (violazione direttiva 1999/31/CE) lo detiene Palermo con 324.051 tonnellate di cui il 100 per cento smaltiti senza alcun trattamento. Record invece positivo va a Catania, con 586.518 tonnellate di rifiuti smaltiti in discarica dopo trattamento preliminare. 

 

 

COME LEGGERE LA MAPPA

La presente mappa mostra le discariche per rifiuti non pericolosi nelle quali sono stati smaltiti i rifiuti urbani tal quali (CER 20) e i rifiuti provenienti dal trattamento dei rifiuti urbani (CER 19). I dati elencati si riferiscono all’anno 2014 e sono stati estrapolati dall’ultimo Rapporto Ispra (2015). Per ogni invaso sono riportati i seguenti dati:

  • località della discarica;
  • tonnellate di rifiuti smaltiti in discarica senza nessun trattamento preliminare (in palese violazione direttiva 1999/31/CE);
  • tonnellate di rifiuti smaltiti in discarica dopo trattamento preliminare.

Ad ogni discarica è stato dato uno tra i seguenti colori:

  • Rosso per discariche che smaltiscono dal 75% al 100% di rifiuti non trattati;
  • Arancione per discariche che smaltiscono dal 50% a 75% di rifiuti non trattati;
  • Giallo per discariche che smaltiscono dal 25% a 50% di rifiuti non trattati;
  • Verdino per discariche che smaltiscono fino al 25% di rifiuti non trattati;
  • Verde per discariche che smaltiscono completamente i rifiuti secondo le norme.

V’è da sottolineare, però, che la direttiva 1999/31/CE - così come stabilito dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea nella causa C-323/13 - vieta il conferimento in discarica sia dei rifiuti non trattati che di quelli trattati in modo inadeguato (es. trito vagliatura).

I dati forniti da Ispra ci consentono di individuare i rifiuti non trattati (CER 20) ma non ci consentono di determinare quelli trattati in modo inadeguato, poiché il codice CER 19 qualifica i rifiuti provenienti dal trattamento senza specificarne la qualità. Per esempio i rifiuti semplicemente trito vagliati, molte volte, acquisiscono codice CER 191212 ma il loro smaltimento in discarica non è conforme alla normativa europea.

 

Quindi per ogni discarica riportata in questa mappa, la stima dei rifiuti smaltiti in violazione della direttiva 1999/31/CE è da considerarsi in difetto. 

 

Percentuale di RU smaltiti in discarica senza trattamento preliminare per Regione, anno 2014 (fonte Ispra)

 

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