Bolognetti: Presidente Pittella, la faccia questa "invasione di campo". Firmi la "Dichiarazione di Roma".

 Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e Consigliere dell'Associazione Coscioni 

Perché il Presidente della Giunta regionale di Basilicata, Marcello Pittella, dopo aver deciso di sottoscrivere e sostenere la campagna del Partito Radicale "per la transizione verso la Stato di Diritto e il Diritto alla Conoscenza contro la Ragion di Stato", ha innestato la retromarcia dopo meno di 24 ore?

Un ripensamento che, il 30 ottobre 2015, il portavoce Nino Grasso ha motivato con la necessità di "approfondire" i contenuti dell'iniziativa per "evitare spiacevoli equivoci o indebite invasioni di campo rispetto ad altri organi dello stato".

Una motivazione, non me ne voglia il Presidente Pittella, a dir poco sconcertante, se consideriamo che poche ore prima mi era stata comunicata - prima dalla segreteria e poi con un messaggio inviato sul mio cellulare dallo stesso Presidente - la volontà di aderire all'iniziativa.

 

Presidente Pittella, dopo aver atteso per oltre due mesi il suo momento di riflessione, devo confessarle che davvero non comprendo i suoi timori e le sue preoccupazioni. Quali "equivoci" potrebbe ingenerare una sua firma in calce a un documento a sostegno di un progetto che si nutre di una drammatica consapevolezza? Occorre agire per porre un argine alla "crescente erosione che la democrazia e lo stesso Stato di Diritto stanno subendo nei paesi cosiddetti democratici".

Presidente, davvero non capisco, mi spieghi.

Mi sono rivolto a lei con fiducia, sperando che potesse cogliere la forza, l'urgenza e l'importanza dell'iniziativa promossa dal PR. 

Con la campagna "per la transizione verso la Stato di Diritto e il Diritto alla Conoscenza contro la Ragion di Stato", il Partito Radicale ha inteso innalzare le bandiere del diritto, dei diritti, della democrazia, del diritto alla conoscenza da opporre alle Ragion di Stato e a certa Realpolitik. Nel farlo abbiamo onorato quanto di unico e straordinario contiene il Preambolo allo Statuto del PRNTT, che potremmo definire la nostra ragione sociale: "Il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito proclama il diritto e la legge, diritto e legge anche politici del Partito Radicale, proclama nel loro rispetto la fonte insuperabile di legittimità delle istituzioni...".

E allora Presidente, perché la firma da apporre in calce a questo nostro appello ha suscitato così tanta prudenza?

Il campo che lei teme di invadere è quello della democrazia, dello Stato di diritto e del diritto universale alla conoscenza ed è un campo che noi intendiamo presidiare.

Ci pensi, ma ci pensi davvero e valuti se non sia il caso di sostenere con forza questa iniziativa. 

© 2016 Da Nuova del Sud del 13 gennaio 2016. Tutti i diritti riservati

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