La solidarietà di Laboratorio per Viggiano a Maurizio Bolognetti

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Di Giambattista Mele

Prendo spunto da questa bella frase di Stanislaw Jerzy Lec, scrittore e poeta polacco, perché mi sembra che possa racchiudere molto bene il mio pensiero, riguardo a quanto è successo qualche giorno fa a Maurizio Bolognetti, davanti al Centro Olio di Viggiano.

La libertà di pensiero e di espressione (peraltro garantita dalla nostra Costituzione) "non la puoi bloccare, non la puoi recintare" per dirla con una famosa canzone di Lucio Dalla; per quanto dunque si possano fare intimidazioni, limitare i movimenti, bloccare le intenzioni, a nulla possono servire ora che c'è questo formidabile mezzo di comunicazione che è la rete di internet!

Fermare Maurizio per un controllo di routine e per "identificare" una delle persone più note di questa regione ha il sapore dell'arroganza (nei modi e nei termini), della strafottenza, dell'abuso di potere ed in definitiva dell'intimidazione ("basta che non filmi")!

Come se qualcuno, chiunque, sia mai riuscito ad impedire a Maurizio di poter fare quello che sa fare: il giornalismo di inchiesta.

Non so se qualcuno prenderà provvedimenti nei confronti di quel rappresentante delle Forze dell'ordine che con la sua protervia ha infangato il buon nome dell'Arma, e neppure mi interessa; ma una cosa è certa, che la massima che dice: "punirne uno per educarne cento" vale per entrambe le posizioni!

La solidarietà di Laboratorio per Viggiano a Maurizio Bolognetti, che tanto si sta prodigando da anni per portare alla luce la verità sulla "Valle dell'Agip".

Un abbraccio da noi tutti!

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