Polizia perquisisce l’abitazione di Rita Bernardini e sequesta 56 piante di cannabis. La segretaria di Radicali Italiani dichiara: Lo rifarò fino alla legalizzazione. I DOCUMENTI

Su mandato della Procura della Repubblica di Roma (Sost. Proc. Dott.ssa Silvia Sereni), questa mattina alle ore 9 la Squadra mobile della capitale ha perquisito l’abitazione della Segretaria di Radicali italiani e provveduto al sequestro della sua piantagione di cannabis (56 piante). Bernardini è indagata per il reato previsto dall’art. 73 d.p.r. 309/90 (divieto di coltivazione di piante di marijuana). Tutti gli atti (mandato di perquisizione e sequestro, nomina del difensore di fiducia e del domicilio, verbale di perquisizione e verbale di sequestro) verranno entro oggi postati sul profilo Facebook di Rita Bernardini che ha dichiarato:
"Mi meraviglio che nei miei confronti non si sia proceduto all’arresto, come accade ogni giorno in tutta Italia a tantissimi 'incolpevoli' che preferiscono coltivarsi la marijuana per non rifornirsi al mercato criminale che si arricchisce grazie al proibizionismo. Che si voglia silenziare la nostra quarantennale lotta per la legalizzazione così come si è silenziata la relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia che si è espressa chiarissimamente per la depenalizzazione della cannabis? In ogni caso, il mio impegno è quello di continuare a disobbedire fino alla legalizzazione completa dei derivati della cannabis".
"Questa 'coltivazione' - oggi sequestrata - era destinata, come le precedenti tre (oggetto di altrettante disobbedienze civili), ai malati di gravi patologie che, nonostante la legge lo consenta, non riescono ad avere accesso alla cannabis per curare e attenuare le sofferenze provocate dalla loro malattia. Come Radicali abbiamo voluto corrispondere all’impegno e alla lotta condotta dal leader antiproibizionista Andrea Trisciuoglio, segretario dell’Associazione LapianTiamo di Racale. Andrea, affetto da sclerosi multipla è fra i 60 italiani fortunati che hanno la disponibilità del farmaco Bedrocan tramite la ASL, ma non vuole essere un privilegiato e perciò lotta per tutti gli altri".
"Aggiungo che questa mattina nel corso dell’operazione di polizia presso la mia abitazione ho reso dichiarazioni spontanee per specificare le finalità della mia coltivazione e per chiamare in correità il leader radicale Marco Pannella e l’ex Presidente di Radicali italiani Laura Arconti, attuale membro della Direzione del Movimento".
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