Piemonte, nomine sanità. Manfredi: Per la prima volta in storia sanita' piemontese cittadini conoscono i nomi della rosa candidati

Il caso “Thomas Schael”: da controllore a controllato?
Dichiarazione di Giulio Manfredi, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta:
Ho forti perplessità sulla regolarità della procedura di selezione dei 50 candidati fra cui la Giunta regionale nominerà lunedì 16 direttori generali di aziende sanitarie. Il bando di concorso non prevedeva i paletti posti poi dalla troika che ha esaminato i 254 candidati. Su questo sono stati presentati ricorsi. Si vedrà.
Una cosa va comunque riconosciuta all'assessore Saitta; per la prima volta nella storia della sanità piemontese, i cittadini possono conoscere prima delle nomine i nomi dei papabili, possono esaminare le biografie e le storie dei 50 candidati rimasti e magari permettersi di avanzare riserve, critiche, obiezioni. Io lo faccio subito rispetto alla candidatura di Thomas Schael, consulente di Agenas presso l'Assessorato regionale alla Sanità. Nulla da dire sulla sua professionalità, esperienza e capacità; tutto da eccepire rispetto ad una patente situazione di “controllore” che rischia di divenire da un giorno all'altro “controllato”.
Fatte le debite proporzioni, è come se un membro della Troika europea che sta monitorando la Grecia fosse nominato da un giorno all'altro da Tsipras ministro del Tesoro o della Sanità ellenica. Forse la Grecia ne avrebbe giovamento, ma l'inopportunità di una tale nomina è tale che non si pone neppure il problema.
Invece in Piemonte il problema esiste perché la candidatura Schael esiste e molti la danno per favorita. Mi auguro che l'Assessore Saitta e l'intera Giunta regionale valutino appieno l'inopportunità di una tale scelta.
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