Trapianti, eterologa, Filomena Gallo: legge 40 vieta già commercializzazione gameti

legge 40

Dichiarazione di Filomena Gallo, segretario Ass. Luca Coscioni, soggetto costituente il Partito Radicale:

Durante l'esame del ddl recante"disposizioni in materia di traffico di organi, prelevati sia da persona vivente che da cadavere, destinati al trapianto." i parlamentari Sacconi, Giovanardi e De Pretis hanno dimostrato quanto non conoscano le leggi, come quella 40 del 2004, che difendono, presentando emendamenti per una difesa inutile di divieti già in vigore e rispettati nel nostro Paese.

In Italia la commercializzazione di gameti e embrioni è vietata dalla legge 40, e in Europa le direttive su tracciabilità e sicurezza vietano la commercializzazione ma non escludono un rimborso spese,per una somma massima di 1200 euro per la donna.

La legge 40 all'art. 12 comma 6 prevede che "Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro."

Se si pensa di bloccare l'eterologa impedendo la donazione dei gameti e limitando il rimborso spese cercando di configurare lo stesso come commercializzazione, il Parlamento sappia che attualmente si possono importare gameti da strutture autorizzate all'estero e utilizzare gameti donati da coppie in trattamento.

Sarebbe opportuno che il Parlamento prevedesse campagne informative sulla donazione di gameti e  abrogasse gli ultimi divieti della legge 40 come quelli che impediscono l'utilizzo degli embrioni italiani per la ricerca (i laboratori italiani sono costretti a importare linee di cellule staminali embrionali dall'estero) , e l'accesso alle tecniche di PMA per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche o cromosomiche, che si sentono ingiustamente discriminate.

 
 


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