Formigoni: seconda condanna per diffamazione contro Radicali, 1 mese di reclusione e 50 mila euro di risarcimenti

Formigoni

Cappato: riconosciuta la storia radicale, cancellata a causa dei tempi della giustizia mentre Formigoni vota il nuovo Presidente della Repubblica

Il Tribunale di Milano, nona sezione penale, giudice Canevini, ha oggi condannato in primo grado per diffamazione Roberto Formigoni alla pena di un mese di reclusione e a risarcire con 10 mila euro Marco Cappato, con 10 mila euro Lorenzo Lipparini, con 25 mila euro la Lista Marco Pannella, nella persona di Marco Pannella, oltre alle spese processuali per 5 mila euro e la pubblicazione della sentenza a sue spese su Corriere della Sera e Sole 24 Ore.

Sono così state accolte le richieste della parte civile, rappresentate anche questa volta dall'avvocato radicale Giuseppe Rossodivita. Si tratta della seconda condanna di Formigoni per diffamazione contro i Radicali, dopo che già in un altro procedimento Formigoni era stato condannato in primo grado a risarcire un totale di 120 mila euro a Pannella, Lipparini e Cappato. Questo secondo procedimento è scaturito proprio dalla reiterazione nel 2012 delle dichiarazioni diffamatorie da parte di Formigoni a seguito della richiesta di condanna avanzata dal Pubblico ministero nel primo processo. Sia nel 2010 che nel 2012 i media riportarono dichiarazioni di Formigoni con le quali i Radicali - che avevano denunciato la truffa delle firme false per le Regionali in Lomabrdia - erano definiti  tra l'altro "criminali e maestri di manipolazione".

Marco Cappato, presente in aula, ha commentato "grazie a Giuseppe Rossodivita abbiamo ottenuto la conferma di un'importante riconoscimento: la diffamazione non è soltanto riferibile ai protagonisti diretti della vicenda - cioè Lipparini ed io - ma, nella persona di Marco Pannella, è riferibile all'intera storia radicale, cioè all'unico movimento politico che si è battuto per la legalità democratica, arrivando a presentare denuncie in tutte le Procure già dal 2000. Sul Piano politico, non possiamo che confermare la valutazione sull'illegalità delle istituzioni italiane e le conseguenze devastanti dei tempi della nostra "Giustizia": è infatti probabile che i procedimenti andranno in prescrizione e, sopratutto, il giudizio amministrativo è ancora pendente a 5 anni dalla nostra prima denuncia, con il risultato che Formigoni oggi vota per il nuovo Presidente della Repubblica e i Radicali sono stati, grazie all'impunità di quella truffa elettorale, cancellati dal Parlamento nazionale e dai Consigli regionali".



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