Cannabis buffet in municipio Torino. Manfredi: È sasso nello stagno dell'immobilismo e dell'ipocrisia. Subito legge regionale su cannabis terapeutica. Dov’è finito accordo sanità/difesa?

Dichiarazione di Giulio Manfredi, segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta:
Con il loro “Cannabis buffet” organizzato oggi nel Municipio di Torino, Viale e compagni hanno lanciato un sasso nello stagno dell'immobilismo e dell'ipocrisia. L'ipocrisia di chi si straccia le vesti per un'iniziativa che non ha violato nessuna legge e non vede l'enorme scandalo rappresentato da una sostanza illegale (la cannabis) consumata ogni giorno da milioni di cittadini italiani. L'ipocrisia di chi si preoccupa del decoro delle istituzioni e non si pone minimamente il problema di assicurare l'accesso dei cittadini italiani ai farmaci cannabinoidi, legali in Italia, teoricamente, dal 2007; eppure, nel 2013, solo 60 (sessanta) cittadini, in tutta Italia, sono riusciti ad accedere a terapie a base di farmaci cannabinoidi.
Lo scorso 18 settembre, le ministre Lorenzin (Salute) e Pinotti (Difesa) avevano annunciato in pompa magna la stipula di un Accordo di collaborazione per l'avvio di un progetto pilota per la produzione nazionale di farmaci cannabinodi presso lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Sono passati quattro mesi ma di quell'Accordo si sono perse le tracce.
Come nessun segnale arriva dal Consiglio Regionale del Piemonte, dove il 1° dicembre scorso ben 12 consiglieri del centro-sinistra, guidati da Marco Grimaldi (Sel), hanno presentato una proposta di legge regionale (n. 78/2014, vedi link) per l'uso terapeutico della cannabis, come richiesto anche da una petizione popolare presentata il 23 settembre scorso dall'Associazione radicale Adelaide Aglietta.
Ancora una volta si guarderà il dito di Viale o Grimaldi, e non si vorrà vedere l'obiettivo che indica quel dito?
Link alla proposta di legge numero 78 del 2014 denominata: “uso terapeutico della cannabis”.
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