Giustizia, Radicali: Ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo chiude il 31 marzo. È un passo avanti ma non basta

Dichiarazioni di Massimo Lensi, già consigliere provinciale e membro del comitato nazionale di Radicali Italiani, e di Maurizio Buzzegoli, segretario dell'associazione "Andrea Tamburi" e membro della direzione di Radicali Italiani:
Il 31 marzo 2015 l’Opg di Montelupo chiuderà i battenti. L’ultimo giorno utile per evitare alla Regione Toscana un disdicevole commissariamento in piena campagna elettorale. È un passo avanti, ma non basta. Il superamento dell’Opg di Montelupo era nell’aria e poco interessa, se non nell’ambito di uno sviluppo territoriale armonico, la nuova destinazione urbanistica della villa Medicea di Montelupo.
Quello che a noi radicali interessa è sapere come intende la Regione, insieme all’Asl 11, procedere, nel pieno rispetto della legge, per il futuro degli attuali internati senza ripetere gli errori e le tragedie del passato. Si parla di trasferire in strutture residenziali di semi sorveglianza parte dei toscani attualmente internati, altri, invece, affidarli a percorsi di reinserimento con assistenza domiciliare.
Ma il punto da sciogliere è per quei casi, considerati più gravi, che rischiano di finire in strutture di sorveglianza perimetrale, i cosiddetti Rems, a tutti gli effetti dei mini-Opg. Si parla, infatti, di trasferire gli internati gravi nel vecchio carcere femminile di Empoli, a Massa Marittima o a Solliccianino, oppure di creare una nuova struttura perimetrale a San Miniato. Il 31 marzo è davvero dietro l’angolo e su questo aspetto chiediamo chiarezza e coraggio, mettendo al bando le pericolose incertezze, anche amministrative, sin qui palesate dalla Regione Toscana.
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