Disabili, Ass. Coscioni: le dichiarazioni di Renzi e Lorenzin non bastano. Vogliamo tempi certi per Lea e Nomenclatore

Disabili

Dichiarazione congiunta di Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, Sabrina Di Giulio e Gustavo Fraticelli, vice-segretari dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Gentili, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni:

Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità l’Associazione Luca Coscioni torna a chiedere al Governo una azione tempestiva per l’aggiornamento dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) e del nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili. Oggi il ministro Lorenzin ha sottolineato che il Patto della salute prevede la revisione dei Lea (900 milioni in tre anni) e del nomenclatore per le protesi (250 milioni). Ma quali sono le date per le revisioni? Da troppo tempo i vari governi e ministri della Salute e dell’Economia che si sono succeduti hanno trascurato e procrastinato l’aggiornamento: nel 2014 vige ancora la norma pubblicata nel 1999 per il Nomenclatore, che per disposizione di legge risulta da aggiornarsi con i Lea che sono fermi al 2001.

È tempo di mettere fine ai proclami politici: il ministro Lorenzin ha affermato che il termine di scadenza per l'aggiornamento dei Lea è il 31 dicembre 2014, termine previsto dal Patto per la Salute siglato lo scorso luglio, ma non ha dichiarato se tale data coincida anche con la revisione del Nomenclatore. Allo stesso tempo il premier Renzi, sollecitato da un appello di Marco Gentili, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, nella trasmissione Le Iene aveva annunciato il suo interesse per farsi carico quanto prima della faccenda. E ora a che punto siamo? Presidente Renzi, Ministro Lorenzin le persone con disabilità #possonostareserene?

È proprio in una giornata come questa, che occorre prendersi la responsabilità politica dinanzi ai cittadini di dire quanto ancora in realtà devono aspettare prima di potersi riappropriare della loro vita indipendente, ostacolata da anni di burocrazia e indifferenza. Alle parole devono seguire i fatti, come è accaduto con il Fondo per la non autosufficienza, aumentato a seguito di estenuanti lotte dei malati, e che speriamo non venga modificato con l’approvazione della legge di stabilità.

Ed è sempre oggi che dai Comuni italiani ci aspetteremmo un segnale forte in merito ai Piani di eliminazione delle barriere architettoniche ed particolare dal Comune di Roma, condannato già due volte grazie ai ricorsi presentati dall’Associazione Luca Coscioni per discriminazione verso i disabili, anche perché privo di qualsiasi programmazione in tema di abbattimento delle barriere, ci aspetteremmo un impegno ai massimi livelli per una capitale accessibile.

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