Carceri. Radicali: manifestazione per ricordare i detenuti morti nelle prigioni italiane

Amnistia - manifestazione a Sollicciano

La mattina di venerdì 15 novembre a Firenze i radicali dell’Associazione “Andrea Tamburi” hanno manifestato all’esterno dell’istituto penitenziario di Sollicciano, per ricordare le 2358 morti in carcere dal 2000 ad oggi.

I radicali fiorentini mostravano cartelli con i nomi di alcune delle persone morte nelle varie carceri italiane o in custodia dello Stato (Stefano Cucchi, Aldo Bianzino, Riccardo Magherini, Marcello Lonzi, Cristina Corbizzi e altri), seguito dall’hashtag "#sonoStatoio", per sottolineare la responsabilità dello Stato italiano nei confronti di questi decessi.

Massimo Lensi, componente del Comitato nazionale di Radicali Italiani e Maurizio Buzzegoli, segretario dell’associazione “Andrea Tamburi”, hanno dichiarato: "Dal 22 ottobre 2009 - data del decesso di Stefano Cucchi, ndr - sono morti in carcere 893 detenuti: un numero sconvolgente di vittime imputabile ad un Parlamento attanagliato da una morsa giustizialista che in nome del consenso sta negando le uniche soluzioni capaci di risolvere immediatamente il problema come l’amnistia e l’indulto".

I due esponenti radicali sottolineano anche l’inefficienza dei provvedimenti presi dal Governo Renzi: "I proclami del ministro Orlando vengono quotidianamente sconfessati dai suicidi e dagli atti di autolesionismo all’interno delle strutture penitenziarie. Ai detenuti si continuano a perpetrare trattamenti inumani e degradanti".

Infine Lensi e Buzzegoli ricordano la difficile condizione sanitaria degli istituti penitenziari toscani e chiedono al Presidente Enrico Rossi di intervenire: "La Regione Toscana deve mobilitarsi affinché si ponga fine all’omissione di soccorso in atto e si cominci a garantire, non solamente sulla carta e nelle dichiarazioni di principio, le cure anche per i cittadini detenuti".

* foto: Grazia Galli

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