Riflessioni di Mina Welby sulla visita all’Istituto di detenzione Lorusso Cotugno a Torino in Via M.Adelaide Aglietta

mina welby.png

Il 18 luglio al Polo Universitario dell’Istituto torinese di detenzione, Lorusso-Cotugno, ex-Le Vallette, sono state conseguite sei lauree, di cui una magistrale in giurisprudenza sul tema dell’eutanasia. Lo studente aveva inserito nel suo lavoro anche la battaglia di Piergiorgio Welby e confidò che avrebbe avuto piacere di organizzare un dibattito sulla libertà di scelta alla fine della vita possibilmente insieme a Mina Welby.

Il Garante dei diritti dei detenuti per la Regione Piemonte, Bruno Mellano, sentito il Direttore del carcere, Domenico Minervini, mi ha invitato all’incontro con il Polo Universitario.

La mia visita fu iniziata con un pranzo d’onore nel reparto femminile del Progetto Arcobaleno, per il recupero di persone per reati riguardanti la droga. Erano ospiti anche il Presidente del Consiglio della Regione Piemonte Mauro Laus, il Direttore del carcere, il capo responsabile dei psicoterapeuti Dott. Enrico Teta, molti educatori, operatori della poliia giudiziaria e il Garante Bruno Mellano. Le gentili signore ospiti del progetto Arcobaleno avevano preparato un pranzo davvero ricco e squisito. In particolare è stata applaudita da tutti la parmigiana della signora Antonietta, senza naturalmente togliere nulla alla bontà delle altre pietanze.

Nei discorsi a tavola fu coinvolto in particolare il direttore Minervini. Dalle sue parole si percepiva quanto gli interessasse davvero dare alle persone ospiti delle case di detenzione piena dignità umana. Il numero dei 1550 si era potuto ridurre durante i mesi estivi a 1250 e si prospetta di abbassarlo a 1000. Confrontando l’ambiente carcerario complessivo con quella del progetto Arcobaleno, luogo sereno e non somigliante a un luogo di restrizione, il direttore espresse il desiderio, che tutte le case di detenzione possano cambiare aspetto e conduzione, per favorire dei percorsi di recupero della propria dignità umana. Perché per sua esperienza è certa la riduzione di recidiva al 10%. Quindi servirebbero dei finanziamenti di progetti veri di recupero che si ammortizzerebbero nel tempo. Anche il Presidente del Consiglio Regionale, Mauro Laus, plaudì all’esposizione del direttore Minervini. Ecco che la presenza del Presidente del Consiglio Regionale, fa ben sperare che la Regione Piemonte riesca insieme a molte associazioni, fatte di persone sensibili, a far sì che i percorsi di recupero umano diventi realtà per tutti i detenuti dell’Istituto Lorusso Cotugno. Voglio sognare questo come progetto pilota per l’Italia.

Dopo il pranzo tutti i partecipanti si spostarono nella sala riunioni per il dibattito insieme agli ospiti del Polo Universitario. Dopo un mio breve intervento con un breve profilo personale di Piergiorgio Welby, intervenne anche il neolaureato e altri studenti dibattendo vivacemente.

Ringrazio la comunità penitenziaria per avermi dato occasione di vivere questa esperienza in un progetto pilota, luogo reso straordinario da persone straordinarie. So che ci sono altri progetti dove le persone in detenzione sono impegnate nel proprio recupero, certo gocce in un mare di pena. Un fiocco rosa al mio polso mi ricorda giorno per giorno di continuare da radicale per la vera riforma della Giustizia nel paese Italia e perché gli istituti di detenzione possano diventare scuole di nuova vita dignitosa per chi vi è ospitato.

© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.