Governo, Turco e Comellini, Pdm: 25 miliardi buttati per salvare poltrone e prebende tra Difesa e Interni

“Per non toccare privilegi e poltrone dei “soliti noti” i governi che si sono succeduti dal 2009 ad oggi hanno sprecato risorse per circa 25 miliardi di euro solo nell'ambito della Difesa e della Sicurezza.” Lo dichiarano Maurizio Turco, già deputato Radicale della XV e XVI Legislatura, e Luca Marco Comellini, Segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm).
“Dal 2009 fino ad oggi le nostre proposte per la revisione e razionalizzazione della spesa nei settori della difesa e della sicurezza, finalizzate a conseguire risparmi strutturali per circa 5 miliardi di euro all'anno, sono sempre state le stesse: soppressione dell'ausiliaria, delle indennità "privilegio" e dell'omogeneizzazione stipendiale, cancellazione dei costi delle Rappresentanze militari (Cocer) e dell'Ordinariato Militare, l'unificazione (reale) delle forze di polizia, la smilitarizzazione della Guardia di Finanza e il riutilizzo delle caserme in dismissione per le esigenze dello Stato e risparmiare sugli affitti (spesso d'oro).
La protesta dei rappresentanti sindacali del personale delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e dei delegati del Cocer delle forze armate che in questi giorni sta occupando senza proposte ampi spazi dei mezzi di informazione non ci sarebbe mai stata se i governi che si sono succeduti in questi anni avessero agito con la logica del buon padre di famiglia.
I soldi - 25 miliardi di euro in totale - che dal 2009 fino ad oggi sono stati spesi per mantenere in piedi 5 forze di polizia e garantire poltrone, privilegi e prebende ai generali, ammiragli, preti militari e cocer, ormai sono stati spesi ma il voler proseguire sulla strada dello spreco anche nel 2015, nonostante l'evidenza della crisi economica e sociale che sconquassa il Paese, sarebbe da stupidi.
Anche se non richiesto questo è il contributo che abbiamo dato e continuiamo a dare perché in questo modo siamo certi di dare voce alle tante richieste di attuazione del principio di "specificità" sancito dall'articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, e per realizzare quella indispensabile semplificazione normativa in materia di trattamento economico del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in applicazione dei principi dettati dalla Costituzione, nonché per garantire l'effettiva equiordinazione delle figure professionali omogenee del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico."
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