Petrolio e Politica – Bolognetti: Il Ministero della Verità indossa i panni del Corriere della Sera
Fonte Basilicatanet, 9 settembre 2014
Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani e Segretario Radicali Lucani
Per descrivere la sporca operazione compiuta dal Corriere della Sera in edicola lunedì 8 settembre, potremmo ricorrere a un classico della letteratura di ogni tempo: 1984 di George Orwell.
Il Ministero della Verità questa volta indossa i panni del quotidiano di Via Solferino e con un tratto di penna cancella la Basilicata Saudita dai progetti del Governo e di Assomineraria o, se volete, dai progetti di Assomineraria e del Governo, tanto invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia.
Ad illustrarci la Joint-Venture Governo-Assomineraria, del resto, è stata Celestina Dominelli, che in un articolo pubblicato il 2 agosto dal Sole24Ore e intitolato “Basilicata, Sicilia, Adriatico: sui progetti idrocarburi investimenti per 17 miliardi”, scriveva: “Poche righe per spiegare gli effetti collegati alla valorizzazione delle risorse energetiche del paese. Ma, dietro una delle dieci linee guida dello “Sblocca Italia” illustrato ieri dal premier, c’è tutto un lavoro firmato da Assomineraria”.
Passi l’apologia dello “Sblocca Italia” dell’iperbolico e iperbarico Presidente del Consiglio, ma perché nascondere ai propri lettori quanto sta avvenendo e quanto avverrà in Basilicata?
Perché nell’articolo dedicato alle attività di estrazione idrocarburi e allo “Sblocca Energia” la redazione del Corriere e l’estensore dell’articolo – Alessandra Puato – rimuovono la Basilicata?
Perché cancellare la Regione che più di ogni altra è interessata da progetti di ricerca, che già oggi offre la quasi totalità del greggio estratto in Italia e il cui territorio rischia di essere integralmente occupato dalle compagnie petrolifere?
Difficile allontanare il sospetto di un'operazione degna dell’orwelliano “Grande Fratello”.
A maggio scorso, alcuni siti rilanciavano la notizia di un accordo tra Corsera e il colosso petrolifero italiano: “Riunioni riservate. Incontri tra i vertici dei due gruppi. Cambiamenti rispetto al progetto iniziale. È stata serrata la trattativa tra l'Eni e il “Corriere della Sera” per la partecipazione del colosso petrolifero all'iniziativa pubblicitaria del quotidiano di via Solferino, che il 19 maggio, attraverso Poste Italiane, distribuirà nelle case di tutti gli italiani venti milioni di copie di un'edizione speciale dedicata alla ripartenza dell'Italia”.
Pur non volendo trarre conclusioni affrettate, ho la sgradevole impressione che in queste ore ci si affanni a togliere le castagne dal fuoco a certi “Padroni del Vapore” per silenziare una scelta che, oltre ad essere miope, rischia di compromettere definitivamente risorse ben più preziose dell’oro nero. Quello del Corriere a qualche dietrologo potrebbe apparire un oggettivo assist, offerto a una politica che ha fatto della svendita del nostro territorio una pratica consolidata.
A Davide Tabarelli, che si affanna a citare il Presidente Einaudi, suggerisco una volta di più di ascoltare la voce di chi in scienza e coscienza sta provando a spiegare che trivellare in prossimità di invasi, sorgenti, in aree ad alto rischio sismico, non è saggio.
Non credo che Einaudi si sia mai espresso a favore della devastazione del nostro territorio o a favore della violazione degli articoli 9 e 32 del nostro dettato costituzionale.
E men che meno ritengo che un galantuomo come Einaudi, se fosse stato messo a conoscenza dei rischi, avrebbe avallato ulteriori trivellazioni in un’area che è un unico bacino idrico di superficie e di profondità.
Insisto, gli svantaggi dell’operazione varata dal governo sul fronte energetico sono di gran lunga superiori ai presunti vantaggi. Vale per la Basilicata, per l’Adriatico, per la Sicilia e per l’intero territorio nazionale. Quelle presenti nel nostro sottosuolo andrebbero considerate riserve strategiche da utilizzare in caso di vera emergenza e non come moneta di scambio per favorire una qualche lobby. Ad Alessandra Pauto e a Davide Tabarelli suggerisco di leggere con attenzione due capitoli del libro di Mario Almerighi “Petrolio e Politica”: “I petrolieri hanno comprato le leggi” e “La raffinazione del petrolio: un primato mondiale dell’Italia”.
Magari potrebbero accompagnare questa lettura dando anche un’occhiata al mio libro “Le mani nel petrolio”. Di certo tutti, e sottolineo proprio tutti, potrebbero trarre un qualche giovamento e spunto di riflessione dalla lettura di un editoriale intitolato “Pane, Lavoro, Ecologia” a firma Marco Pannella, pubblicato su Notizie Radicali nel 1978.
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