Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni, soggetto costituente del partito radicale
Il via libera delle Regioni alla fecondazione eterologa nei centri pubblici e privati, in conformità alla sentenza 162 della Corte Costituzionale, rappresenta il fallimento di questo Governo e del Parlamento nel far rispettare un dispositivo costituzionale. Prima i tribunali, ora le Regioni hanno dovuto supplire alle mancanze e ai ritardi di chi avrebbe dovuto far applicare la decisione della Consulta nel minor tempo possibile. Se il Governo ha cercato di ritardare i tempi di applicazione delle tecniche, le Regioni italiane si sono attivate nel miglior modo possibile per non sbattere per l'ennesima volta la porta in faccia ai migliaia di cittadini che desiderano avere un figlio.
Ora è il momento che anche il Ministro Lorenzin trovi il tempo di aggiornare le linee guida della Legge 40 come previsto dalla legge stessa, tale revisione risulterà ancora più immediata visto il gran lavoro già fatto dagli esperti delle società scientifiche e dalle Regioni che per dare risposte concrete ai pazienti sono già intervenute.
Siano inoltre aggiornati i Livelli essenziali di assistenza entro il 31 dicembre, atto da cui sono escluse molte patologie tra cui l'infertilità e la sterilità, patologie ancora non riconosciute che vedono, solo grazie ai fondi stabiliti dalla Legge 40, l'applicazione delle tecniche di PMA nelle strutture pubbliche.
Ma soprattutto è il momento di cancellare gli ultimi divieti della legge 40, in primis il divieto di ricerca sugli embrioni non più idonei per una gravidanza e il divieto di accesso alle tecniche per le persone fertili ma portatrici di patologie genetiche e cromosomiche.
Il vento è cambiato, i cittadini sono consapevoli dei loro diritti e non rinunciano più all’esercizio degli stessi: è ora che la politica si faccia carico, come non fa da tempo, delle libertà spesso limitate in materia di inizio e fine vita.
L'obiettivo è un tavolo di confronto sui temi silenziati dall'agenda politica: i diritti civili.
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