Esecuzione in Arizona, Nessuno tocchi Caino: sbarazzarsi una volta per tutte del sistema arcaico della pena di morte
Dichiarazione di Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino
Roma, 24 luglio 2014
“L’esecuzione di Joseph Wood in Arizona è solo l’ultima di una serie di esecuzioni “arrangiate” negli Stati Uniti, dove i farmaci mortali sono forniti alle amministrazioni penitenziarie ormai solo da laboratori artigianali, i quali sono stati coperti dal segreto di stato per tentare di impedire alle associazioni abolizioniste di fare pressione su di loro e ottenere, come è avvenuto con successo nel recente passato con le grandi case farmaceutiche multinazionali, di bloccare la vendita e l’uso letale dei loro prodotti.
E’ già abbastanza grave che la pena di morte resista nella più antica democrazia del mondo, gli Stati Uniti, ma è ancor più inquietante assistere alle orribili conseguenze della presunta civiltà dell’iniezione letale. Svanito il mito di un metodo indolore, dolce e più umano di fare giustizia, rimane un ultimo, decisivo passo da compiere: sbarazzarsi una volte per tutto del sistema arcaico della pena di morte, cioè dell’aberrazione di uno Stato che per punire Caino diventa esso stesso Caino, per salvaguardare giustamente Abele crea malamente i suoi Abele.”
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