Dl Carceri, Bernardini: ha ragione l'on. Verini, l'Italia risparmia centinaia di milioni di euro stabilendo un prezzo al ribasso per la tortura fatta subire ai detenuti

Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani
Do atto all’on. Valter Verini del PD di avere avuto almeno il coraggio di dire la verità: i risarcimenti previsti dal decreto, fanno risparmiare allo Stato italiano centinaia di milioni di euro per i trattamenti inumani e degradanti che il nostro Paese ha fatto subire e continua in molti casi a far sopportare ai detenuti ristretti nelle nostre infami carceri.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, con la sentenza Torreggiani, aveva condannato l’Italia ordinandole di prevedere risarcimenti “effettivi e idonei ad offrire una riparazione adeguata”. Il Governo, invece, ingannando la CEDU e il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa (che deve vigilare sull’esecuzione della sentenza) ha previsto 8 euro per ogni giorno di trattamenti indegni in un Paese che voglia essere democratico e civile, oppure, uno sconto di pena di 1 giorno ogni 10 giorni vissuti in quello stato. Ma non basta: la procedura è così complicata e farraginosa -visto anche il pessimo servizio offerto dalla Magistratura di Sorveglianza che non riesce nemmeno a stare dietro all’ordinaria amministrazione- che saranno pochissimi – e sicuramente non i poveri – i detenuti che avranno accesso a questo ignobile mercimonio.
Ieri, intanto, un altro detenuto poco più che trentenne si è suicidato nel carcere di Trento e noi radicali, con Marco Pannella e altri 306 cittadini, proseguiamo il Satyagraha affinché si interrompa questa mattanza e si garantiscano le cure a migliaia di detenuti oggi privati di ogni diritto. Abbiamo uno Stato che si comporta peggio del peggior criminale violando Costituzione e Convenzioni europee e Carte sui Diritti Fondamentali dell’individuo.
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
SU
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.