Cannabis terapeutica: al via la terza disobbedienza civile dei Radicali. Un’associazione a delinquere Bernardini-Arconti-Pannella?

Disobbedienza civile

Prosegue la lotta nonviolenta che la segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, sta portando avanti affinché anche in Italia sia effettivamente legalizzata la coltivazione di canapa a scopo terapeutico e sia facilitato l’accesso ai farmaci per i malati, spesso impedito dai numerosi limiti imposti dalla legge e da mille difficoltà di tipo burocratico.

Rita Bernardini ha fatto sapere in queste ore che intende dare vita ad una nuova coltivazione di marijuana: “Stamattina (domenica 20 luglio) ho predisposto i vasetti che accoglieranno le ‘Marie’ per la terza disobbedienza civile sulla cannabis terapeutica. Come per le due iniziative precedenti, il raccolto sarà  destinato ai malati dell’associazione “LaPiantiamo”, il Cannabis Social Club di Racale, in provincia di Lecce.

Anche questa volta - ha spiegato Bernardini – tutto, ma proprio tutto, sarà documentato con foto e brevi filmati su Facebook: ieri, per esempio, ho messo i 18 semi di cannabis a germogliare, usando il metodo dei piatti e le foto sono già sul mio profilo Facebook. Entro la settimana, i 18 germogli staranno già nei vasetti”.

La novità – ha aggiunto – è che non sarò sola; con me ci sarà la Presidente di Radicali Italiani, Laura Arconti, mia socia nella coltivazione. Non escludo la presenza attiva di Marco Pannella, compatibilmente con il suo stato di salute e i suoi impegni. Con il leader radicale, si configurerebbe una vera e propria “associazione a delinquere” finalizzata alla coltivazione e alla cessione di marijuana terapeutica. Voglio proprio vedere se, anche questa volta, media, forze dell’ordine e Procure faranno finta di niente, nonostante le leggi in vigore che noi vogliamo cambiare.

Ciò che come radicali troviamo scandaloso – ha concluso la segretaria del Movimento – è che, nonostante ci sia una legge nazionale e che diverse regioni abbiano approvato un’apposita normativa, decine di migliaia di malati siano costretti a ricorrere al mercato illegale  (peraltro senza alcuna garanzia del prodotto acquistato) per curarsi, alleviare le sofferenze e ottenere una migliore qualità della vita. Non finirò mai di ringraziare per il loro coraggio e la loro testardaggine i responsabili del Club di Racale, Andrea Trisciuoglio e Lucia Spiri, affetti da SM i quali, pur essendo riusciti – sfidando i meandri della burocrazia – ad ottenere il farmaco Bedrocan per le loro esigenze di cura, continuano a lottare affinché tutti i malati abbiano le stesse possibilità, mentre oggi, in tutta Italia, sono solo 60 (sessanta!) i fortunati ammessi dalle ASL alle cure con i farmaci cannabinoidi.

 

(a cura di Fabrizio Ferrante, membro del Comitato Nazionale di Radicali italiani, ferrantefabrizio2010@libero.it)

 

   

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